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Cronaca Cesenatico

Area Ex Nuit, fallita la società immobiliare: il Comune cerca di salvare le case popolari

Ed infine: “Siamo in attesa di un nuovo incontro in Regione per dichiarare decaduta la società Fincarducci dall’accordo relativo al recupero dell’area ex Prealpi"

Sulla vicenda dell'accordo di programma ex Nuit, naufragato nel fallimento della società Fincarducci, il sindaco Matteo Gozzoli ha scritto ai consiglieri comunali per chiarire alcuni passaggi di una vicenda molto complessa. Il programma prevedeva la ricostruzione di una vasta area ora vuota sul lungomare di Cesenatico (un tempo occupata dal locale da ballo Nuit), con la realizzazione di una piazza, un hotel di lusso, oltre alla riqualificazione di alcune colonie, con la costruzione di appartamenti a mare ed anche uno stabile destinato a case popolari. Ma ora è fermo al palo da oltre sette anni e, col fallimento, l'area resterà bloccata probabilmente per molti altri anni.

Spiega Gozzoli: “Nei giorni scorsi sul Portale dei fallimenti del tribunale di Forlì è stato formalizzato il fallimento di Fincarducci Srl, società che in data 28.8.2010 aveva sottoscritto l’accordo di programma con il Comune di Cesenatico e la Provincia di Forlì-Cesena per il recupero delle colonie di Levante e dell’area ex Nuit. Già in data 28.07.2016 la Società Fincarducci S.r.l. informava l’Amministrazione comunale di aver proceduto al deposito presso la cancelleria del Tribunale di Forlì della domanda di concordato preventivo, a tal fine chiedeva all'Amministrazione di condividere un percorso volto alla possibile definizione di un nuovo accordo di programma avente ad oggetto le proprietà immobiliari della Fincarducci”.

Tuttavia “dopo alcuni incontri e la costituzione di un tavolo tecnico per le revisione dell’accordo con nota del 21.10.2016, il Comune confermava alla Fincarducci che il termine di cinque anni previsto dalla convenzione era da ritenersi prorogato di tre anni ai sensi della L. 98/2013; al contempo, rilevando che l’assenza delle necessarie garanzie finanziarie costituiva evidente inadempimento all’accordo, chiedeva alla Società la ricostituzione delle fidejussioni previste. Nel novembre 2016 la Società Fincarducci ha presentato all’Amministrazione la possibilità che una nuova società potesse essere interessata ad acquistare la società Fincarducci subentrando così nell’accordo”.

“L’Amministrazione comunale si è detta disponibile a valutare il subentro di un altro soggetto attuatore, precisando tuttavia che tale subentro avrebbe dovuto trovare il consenso degli altri sottoscrittori e ferma restando l’invariabilità dei contenuti tanto dell’accordo quanto della convenzione attuativa; specificava infine che, verificandosi tale ipotesi, precondizione per il subentro sarebbe stata l’immediata ricostituzione delle previste garanzie fideiussorie. Nell’estate 2017 a seguito di incontri e contatti la Società Fincarducci ha informato il Comune dell’impossibilità a reperire una nuova società in grado di subentrare”.

“Nel frattempo, stante la totale inadempienza della Fincarducci anche in relazione alla trasformazione dell’ex Colonia Prealpi, in cui ai sensi dell’accordo di programma la Società avrebbe dovuto realizzare 32 alloggi di edilizia residenziale sociale (ERS) usufruendo di un cofinanziamento della Regione Emilia–Romagna, si è provveduto a definire con l’Amministrazione regionale modalità e tempi per la ridefinizione del progetto e dei connessi impegni economici al fine di non dover essere costretti a rinunciare al suddetto contributo (erogato già per 800.000 euro). Si è quindi ravvisata l’opportunità, modificando l’originaria programmazione degli interventi, individuando in ACER il soggetto attuatore. Nel mese di settembre a seguito di una conferenza di programma tenutasi presso la Regione si è provveduto a prendere atto dell’inadempienza della società e si è predisposto l’invio di una formale diffida”.

Ed infine: “Siamo in attesa di un nuovo incontro in Regione per dichiarare decaduta la società Fincarducci dall’accordo relativo al recupero dell’area ex Prealpi, area confiscata alla Banda della Magliana e per ridefinire un nuovo accordo di programma. Per quanto riguarda le aree private siamo in attesa di un confronto con i curatore fallimentare nominato da tribunale di Forlì; il Comune di Cesenatico sarà coinvolto come creditore appena sarà avviata la procedura, nel frattempo l’Amministrazione relazionerà alla Corte dei Conti per aggiornare sugli ultimi sviluppi”.

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