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Cronaca

Un servizio civile che cambia la vita. Parola ai volontari

L'Arci Servizio Civile ha raccolto, in un opuscolo, le esperienze dei volontari che raccontano un anno di impegno sociale. I volontari: "Finalmente mi sono sentito utile"

Il servizio civile dell'Arci ha raccolto, in un opuscolo, le esperienze di Elisa, Ylenia, Simona, Bryan e, con loro, gli altri volontari del servizio civile dell'Arci. Sono carichi di entusiasmo, sono giovani e, ascoltando le loro esperienze, si capisce quanto il loro contributo sia necessario e utile al benessere della città. L'importanza dell'iniziativa è ribadita dall'assessore Matteo Marchi che ha dichiarato: “E' uno strumento di politiche giovanili che tocca il concetto di cittadinanza attiva ed è una prima esperienza nel mondo del lavoro”.

Oscar Evangelisti, il presidente dell'Arci Servizio Civile di Cesena, guarda al futuro con preoccupazione viste le scarse risorse che lo Stato destina al fondo che gestisce la materia. Infatti, con la pubblicazione dell'opuscolo, l'Arci, oltre a valorizzazione il lavoro dei volontari e promuovere l'adesione al servizio civile, vuole sensibilizzare sul futuro sempre più critico del servizio civile. Ciò nasce alla luce del taglio drastico che ha subìto il fondo nazionale, quello che paga direttamente i volontari. Infatti se nel 2007 contava quasi 300milioni di euro, nel 2011 è ridotto a quasi un terzo con uno stanziamento di 110milioni di euro.

Se si pensa che siano più che sufficienti per “fare delle fotocopie” basta ascoltare le testimonianze delle volontarie per capire la realtà dei fatti. Ylenia, ad esempio, ha ventuno anni e ha prestato servizio al Macrelli a sostegno dei disabili. Non ha esitazioni quando le viene chiesto di raccontare la sua esperienza. «Da gennaio gli insegnanti di sostegno sono diminuiti da tredici a otto e mi sono sentita utile perchè c'era davvero bisogno del mio contributo. Mi ha cambiato la vita perchè è la cosa più gratificante che mi sia successa».

Anche Elisa ha ventuno anni e la sua storia è altrettanto significativa. «Ho lavorato alla Cils e mi sono sentita indispensabile fin dal primo giorno, le realtà sociali hanno bisogno dei volontari e credono molto nella nostra crescita. Con questo lavoro ho capito cosa voglio fare nella vita e mi sono iscritta all'università per diventare educatrice». Sono sessanta i volontari del servizio civile impiegati a Cesena e, in un anno, il loro contributo è di 1400 ore a testa a fronte di uno “stipendio” mensile di 433 euro netti al mese. L'Emilia Romagna ha un primato: è la prima regione in Italia che accetta, come operatori, immigrati con regolare permesso di soggiorno.
 

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