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Cronaca

Appello ai volontari per l'accoglienza e accompagnamento dei neovaccinati: primo incontro con 80 persone

“La disponibilità del personale di Asl – commenta l’Assessora ai Servizi per la Persona Carmelina Labruzzo – ha reso possibile l’organizzazione di un primo incontro dopo che il 25 febbraio avevamo lanciato l’appello"

La città chiama, i volontari rispondono. Anche in questa occasione la Cesena solidale non è mancata all’appello e ha prontamente risposto alla richiesta lanciata pochi giorni fa dall’Amministrazione comunale e dall’Asl della Romagna per il reperimento di volontari da impiegare nei servizi di accoglienza e accompagnamento delle persone che arrivano alla Fiera di Cesena per sottoporsi alla somministrazione del vaccino. L’appello era stato rivolto alle Associazioni che storicamente a Cesena fanno volontariato (Caritas, Agesci, Masci, Croce Rossa Italiana, ADRA, AUSER, Azione Cattolica, Associazione Michelangelo) e ai rappresentanti dei Quartieri. Nella serata di lunedì 8 marzo si è così tenuto il primo evento formativo da remoto, curato dai Dirigenti e collaboratori della Azienda USL (i dottori Paola Ceccarelli, Francesco Sintoni, Valentina Magnani e Marco Senni), che ha visto la partecipazione di oltre 80 persone.

“La disponibilità del personale di Asl – commenta l’Assessora ai Servizi per la Persona Carmelina Labruzzo – ha reso possibile l’organizzazione di un primo incontro dopo che il 25 febbraio avevamo lanciato l’appello organizzando un primo momento informativo che si è tenuto sabato 27 nella Sala del Consiglio alla presenza delle realtà associative del nostro territorio. Sin dall’inizio di questa emergenza epidemiologica i cesenati hanno dimostrato di essere molto attenti e generosi: dalla spesa sospesa alla spesa a domicilio, dalla consegna dei farmaci alle azioni nei confronti delle fasce più fragili. Non c'è nessun obbligo di rispondere positivamente all'appello, ma, consci del lungo periodo di impegno, ci siamo rivolti alle realtà associative presenti in città per far conoscere a tutti la possibilità di svolgere questa attività di supporto al personale sanitario. In questo momento la cura della ‘filiera’ della vaccinazione, unica arma contro un virus che ci sta mettendo a dura prova da oltre un anno, riguarda tutti: ogni cittadino maggiorenne può contribuire a rendere possibile un servizio necessario, utile e importante come quello dell’accoglienza. Ricordo anche che il personale sanitario si è reso disponibile a effettuare il servizio volontario, che la Croce Rossa Italiana ha già coperto le prime settimane di marzo e che continuerà a garantire almeno un volontario per ciascun turno. Considerevole – prosegue l’Assessora – è stata la risposta della cittadinanza: ad oggi tutti i turni di marzo sono coperti e stiamo dirottando ad aprile e mesi seguenti le numerose disponibilità che stanno continuando a pervenire da parte di associazioni e di singoli cittadini”.

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