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Cronaca Cesuola / Via Giovanni Pascoli, 167

Suonano alla porta, la avvolgono in una coperta e saccheggiano la sua casa

Gli effetti dell'aggressione si sono fatti sentire alla mattina. Se in un primo momento aveva rifiutato il trasporto in ospedale, mercoledì si è recata al Pronto Soccorso

Gli effetti dell'aggressione si sono fatti sentire alla mattina. Se in un primo momento aveva rifiutato il trasporto in ospedale, nel corso della mattina di mercoledì si è recata al Pronto Soccorso, per farsi controllare, avvertendo diversi dolori che non potevano che esserci data le ecchimosi causate dai rapinatori e l'odissea che ha vissuto ad un'età avanzata, 77 anni. Lei, Mimma Biagi è l'anziana che è stata brutalmente aggredita nella sua abitazione nella serata di martedì, in via Pascoli.

Intorno alle 21,30 due banditi hanno scelto la via più rapida: quella di suonare alla porta di casa. La vittima ha aperto avventatamente e in un'istante si è trovata avvolta in una coperta con i malviventi che le urlavano di indicar loro dove si trovava la cassaforte. Cassaforte che tuttavia non c'era in casa. Sono stati attimi di terrore per la donna: avvolta stretta nella coperta ha rischiato di soffocare per mano dei due rapinatori senza scrupoli. Probabilmente a “salvare” la donna è stato il fatto che al momento dell'aggressione la signora si trovasse al telefono con una vicina, che ha udito le sue richieste di aiuto prima che la comunicazione venisse interrotta. Questo ha permesso l'arrivo della Volante in pochi minuti, allertate proprio dalla vicina che ha assistito "in diretta" alla rapina.

I due rapinatori, tuttavia, prima di fuggire hanno fatto a tempo a trovare in casa una cassetta con i gioielli della signora, per un valore ancora da stimare, ma consistente considerato il numero di oggetti tra collane, anelli e altri oggetti d'oro. Sono quindi fuggiti con la cassetta, non portando via – almeno quella – la medaglia dell'oro olimpico vinta dal padre Carlo Biagi nel 1936, alle Olimpiadi di Berlino, quando militò nella nazionale di calcio.

Le indagini affidate alla Polizia sono ora a 360 gradi. La vittima, sia per l'oscurità, sia perché si è trovata immediatamente coperta, non ha praticamente visto in visto gli aggressori. Ha descritto le loro voci come quelle di stranieri che parlano l'italiano. La Polizia è al lavoro anche sulle possibili immagini delle telecamere stradali, che tuttavia in quel punto non sono vicine al luogo dell'aggressione. L'anziana, ripresasi dallo spavento, ha rifiutato il trasporto in ospedale con l'ambulanza del 118 accorsa sul posto nella serata. Tuttavia, dopo una notte vissuta col ricordo fresco della rapina, è andata al pronto soccorso per far verificare le ecchimosi procurate dalla stretta dei banditi. Non versa comunque, per fortuna, in pericolo di vita.

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