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Cronaca

Antenna a Villachiaviche, il Comitato pronto per il ricorso al Tar. Faccia a faccia col sindaco

Terza assemblea del Comitato Villachiaviche contro l'antenna per la telefonia, riunitosi lunedì sera per esporre direttamente ai residenti del quartiere gli sviluppi del proprio operato

Terza assemblea del Comitato Villachiaviche contro l'antenna per la telefonia, riunitosi lunedì sera per esporre direttamente ai residenti del quartiere gli sviluppi del proprio operato e illustrare la proposta alternativa avanzata da Telecom nell’incontro in Comune del 27 gennaio scorso. Entro la fine del mese di febbraio sarà convocata una nuova assemblea, alla quale sarà invitato a partecipare il sindaco, Paolo Lucchi, per un confronto diretto coi suoi cittadini.

Il Comitato si impegna a farsi promotore di iniziative sociali, culturali, scientifiche e sanitarie finalizzate ad informare tutta la cittadinanza di Cesena sull’elettrosmog e  su come agire per prevenire e limitare i possibili danni legati al suo sviluppo. Cercherà di mobilitare l’opinione pubblica sviluppando forme di collaborazione con altre associazioni e gruppi di cittadini che perseguono gli stessi obbiettivi.

Villachiaviche, assemblea del Comitato contro l'antenna

Fabio Marongiu, biologo, direttore del Comitato scientifico ARRT (Associazione Romagnola Ricerca Tumori) è intervenuto sulla “nocività dell’elettrosmog illustrando gli studi indipendenti esistenti, che prendono in considerazione sia i telefonini che le Stazioni Radio Base. - scrive in una nota il comitato - E’ impressionante constatare come da tali studi risulti che il tasso di mortalità e l’insorgenza di malattie maligne e benigne aumenti in modo considerevole nelle popolazioni che vivono in aree limitrofe alle Stazioni radio base, un rischio che aumenta con proporzionalità tra la dose e l’effetto (più vicini e per quanto tempo)”.  Silvia Pivi, vicepresidente del comitato,  propone a tutti di partecipare a un’inchiesta, compilando un questionario, che poi verrà consegnato all’ARRT, per censire la  popolazione prima e dopo l'installazione dell’antenna e vedere se cambierà qualcosa. “Questo studio epidemiologico potrà innanzitutto aiutare la scienza a fare ulteriore chiarezza su un tema ancora così controverso e, oltre modo, essere di utilità se dovesse essere riconosciuto tra 10-20 anni il danno da elettrosmog. - spiega il Comitato -  Questo studio potrebbe diventare una sorta di polizza assicurativa, infatti, registrando negli anni la salute del quartiere, si potranno poi utilizzare questi dati in una ipotetica causa per risarcimento danni alla salute”.

Durante l'assemblea il Comitato tira in ballo “il regolamento comunale per l’insediamento urbanistico e territoriale degli impianti per la telefonia mobile. Si vuol chiarire come esso non venga minimamente rispettato e, anzi, venga ignorato, seppure pieno di ottimi punti e buoni propositi. Si cita come , al suo interno, si parli di più modalità di coinvolgimento dell’opinione pubblica su tale materia, proprio per favorire la partecipazione, di come nell’art 8, si intende promuovere la verifica della situazione di esposizione della città ai campi elettromagnetici e come si intenda tutelare la salute del cittadino, alla luce, non solo delle previsioni normative, ma tenendo in considerazione le nuove scoperte scientifiche, adottando le iniziative necessarie in ossequio al principio di precauzione”.

Infine il Comitato informa che il “4 dicembre scorso ha ottenuto un primo consulto dall’avvocato”, chiarisce “come sia stata di fatto riscontrata una violazione del Regolamento Comunale in materia di trasparenza nel procedimento amministrativo e che, in tal senso, c’è la possibilità di proporre un ricorso al TAR per l’ottenimento di un risarcimento danni. Ogni decisione sarà comunque demandata all’assemblea che verrà indetta a breve, entro fine febbraio”.

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