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Cronaca

Anmil, oltre 20mila firme raccolte contro il nuovo Isee

Alla vigilia del terzo sabato di Open Day, sono state superate le più rosee aspettative con quasi 20.000 firme raccolte in solo due giornate nelle oltre 500 Sedi Anmil

Alla vigilia del terzo sabato di Open Day, sono state superate le più rosee aspettative con quasi 20.000 firme raccolte in solo due giornate nelle oltre 500 Sedi Anmil, in un crescendo di attenzione e di presenza, a testimonianza di come il passaparola su questa iniziativa abbia funzionato bene in tutt’Italia. "Un bilancio straordinario che ci fa ben sperare nell’ultima giornata, quella di sabato, che vedrà impegnata anche la sede di Forlì i cui uffici resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 17 e di Cesena (via Pistoia, 58) dalle ore 9 alle ore 12 e che riteniamo sarà ancora più proficua e ci farà trarre un bilancio di grande significato quando, lunedì prossimo, porteremo le firme e la petizione contro l’inserimento della rendita Inail nell’Isee alle due Camere del Parlamento”, afferma il presidente territoriale Anmil Daniele Barbieri.

“L’esclusione della rendita dal computo dell’Isee – spiega Barbieri – è necessaria perché il nuovo sistema di calcolo entrato in vigore nel 2015 penalizza i grandi invalidi e gli infortunati con disabilità percentualmente più elevate che non possono beneficiare a pieno delle compensazioni previste dal nuovo Isee subendo, quindi, un ampio ed ingiustificato taglio delle prestazioni sociali finora loro riconosciute, oltre ad un aumento incondizionato delle quote di compartecipazione da pagare per ottenerli”.

La battaglia dell’Anmil a partire dalla scorsa settimana ha trovato anche il supporto dell’Anci e di molte Regioni cui non piace il nuovo Isee, che danneggia le fasce sociali più deboli. Alcuni Consigli regionali quali quello della Liguria, della Sardegna e della Valle d’Aosta cui si è aggiunto pochi giorni fa anche il Friuli Venezia Giulia, hanno sposato un documento della Commissione Welfare dell’ANCI che chiede un momento di riflessione che garantisca le prestazioni sociali a tutti coloro che già ne hanno usufruito l’anno scorso in attesa che si chiariscano le conseguenze di tre sentenze del Tar del Lazio che censurano il decreto del Governo attuativo sul nuovo Isee.

“Per questo ribadiamo la nostra vicinanza ai cittadini che sabato 14 marzo si recheranno al nostro Open Day – conclude Barbieri – durante il quale, oltre a raccoglierne le firme, metteremo anche a loro disposizione gratuitamente esperti e professionisti. Riusciremo così ad aiutare e sostenere nei fatti coloro che temono di perdere diritti e prestazioni. Chiediamo, dunque, agli organi di informazione di sostenere una battaglia che non è solo nostra e di dare risalto a questo ultimo appuntamento che riguarda tutti i cittadini e rappresenta un passo importante per porre al centro dell’attenzione collettiva il valore del lavoro, da cui deriva il benessere economico dell’intero paese, senza dover rischiare o perdere la salute e la vita”.

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