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Cronaca

Anche Massimo Bulbi firma la petizione di Coldiretti per dire no al cibo sintetico: "Dannoso per la salute e per l'ambiente"

“Nei giorni scorsi ho accolto l’appello di Coldiretti e ho firmato la petizione per proporre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia”

La petizione, che in questi giorni tanti cittadini di Forlì e dei comuni limitrofi stanno firmando negli uffici di Coldiretti e nei mercati, compreso il mercato di Campagna Amica di Viale Bologna 75 è stata supportata e sottoscritta anche dal Consigliere Bulbi stesso. “Nei giorni scorsi ho accolto l’appello di Coldiretti e ho firmato la petizione per proporre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia”.

“Il cibo sintetico, creato in laboratorio è pericoloso per la salute umana, dannoso per l’ambiente e molto inquinante – spiega Massimiliano Bernabini Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena -. Coldiretti invece dice sì al cibo naturale: a tutela dell’ambiente, sostegno della biodiversità e valorizzazione delle risorse naturali”.

Sono oltre 200mila le firme raccolte su tutto il territorio nazionale dalla mobilitazione della Coldiretti per promuovere la legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. contro il cibo sintetico. Lo ha annunciato il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo nel sottolineare che si tratta di una corsa contro il tempo per la presentazione delle firme al Ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, dopo la prima autorizzazione concessa dalla Fda Usa.

Un successo che conferma la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà che viene nettamente rifiutata dall’84% degli italiani che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.

La contrarietà è infatti trasversale come dimostrano le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. Insieme al premier Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare hanno firmato Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e numerosi Vescovi.

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