Anche Longiano aderisce alla campagna M'illumino di Meno

La Città di Longiano e la fondazione Tito Balestra Onlus aderiscono alla manifestazione M’illumino di meno 2013, la grande festa del Risparmio Energetico lanciata dalla trasmissione radiofonica "Caterpillar" di Radio 2. Infatti, verrà presentato al pubblico l’adeguamento dell’impianto d’illuminazione del Castello Malatestiano, sede espositiva della Collezione Balestra, con lampade a led e a basso consumo energetico e a norma per la conservazione delle opere d’arte.

Il progetto, nato da uno studio della Fondazione, è stato promosso dal Comune di Longiano e co-finaziato da Provincia di Forlì-Cesena e Regione Emilia Romagna attraverso i benefici del piano musei 2010 della Legge Regionale 18/2000. Già nel 1990, all’epoca del trasferimento nel castello della Collezione Balestra, una piccola parte del sistema di illuminazione, allora all’avanguardia, era costituito da corpi illuminanti fluorescenti a basso consumo e qualche anno dopo furono sostituiti parte dei fari esterni del castello da 500W con lampade da 250W. Con l’avvento e il rapido sviluppo della tecnologia led si è pensato di adeguare tutti gli impianti d’illuminazione nella considerazione dell’abbattimento dei consumi energetici ed anche dal punto di vista di una migliore conservazione delle importanti opere artistiche conservate nel museo.

Il progetto avviato già nel 2010 si è concluso a fine 2012 soprattutto per la difficoltà a individuare i prodotti idonei a garantire la resa più efficace nell’illuminazione delle opere d’arte. Venerdì 15 febbraio in occasione della più grande festa del Risparmio Energetico via radio lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar, Radio2, durante la quale il Comune di Longiano s’impegna a spegnere alcuni dei suoi impianti (porticato sotto il Comune, Parco pubblico di Via A.B. Sabin a Badia, Pista ciclo-pedonale in Via Badia a Budrio, Parco Costituzione Europea a Ponte Ospedaletto), la Fondazione Tito Balestra offre visite guidate al castello ed alla collezione e, questa volta, “sotto un’altra luce”.