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Cronaca Bagno di Romagna

Centrale a cippato a Bagno, l'Arpae non riscontra inquinamento anomalo

Durante ogni campagna di misure sono stati monitorati in continuo i livelli di concentrazione delle polveri sottili (pm10 e pm2,5), degli ossidi di azoto, del monossido di carbonio, dell’ozono, e del benzene

Il servizio Ambientale dell'Arpae dell'Emilia Romagna ha reso noto l'esito delle tre campagne di misura commissionate dall'amministrazione comunale di Bagno di Romagna ed effettuate tra il 2015 e il 2017 in corrispondenza della centrale termica integrativa alimentata a cippato Durante ogni campagna di misure sono stati monitorati in continuo i livelli di concentrazione delle polveri sottili (pm10 e pm2,5), degli ossidi di azoto, del monossido di carbonio, dell’ozono, e del benzene. Successivamente sono stati determinati i metalli pesanti, gli idrocarburi policiclici aromatici, le policlorodibenzodiossine e i policlorodibenzofurani nel laboratorio della sezione Arpae di Ravenna.

"I livelli di concentrazione di pm10 - si legge nel rapporto - sono risultati essere molto contenuti in tutte le campagne, confrontabili con quelli registrati nella stazione di fondo remoto; nei periodi considerati non si sono registrati superament del valore limite giornaliero per la protezione della salute umana (50 microgrammi per metro cubo da non superare più di 35 volte in un anno). Il confronto fra i valori misurati nella stagione invernale, prima e dopo l'attivazione della centrale, non evidenzia variazioni significatve".

Per quanto riguarda le misurazioni di pm2,5 vi sono state delle problematiche con la strumentazione. Tuttavia i campioni analizzati per le due campagne invernali, osserva l'Arpae, "non evidenziano anche in questo caso differenze significatve fra i livelli di pm2,5 misurati prima e dopo l'attivazione dell'impianto". Per quanto concerne i valori medi di concentrazione di biossido di azoto "sono risultati essere spesso inferiori al limite di quantficazione (12 μg/m3), sia a Bagno di Romagna sia presso la stazione di fondo remoto. Anche per quanto riguarda il monossido di carbonio, "l'esame delle concentrazioni misurate evidenzia valori molto contenuti, spesso al di sotto del limite di quantficazione; non si riscontra nessuna evidenza di variazione a seguito dell'avvio della centrale". Anche "il valore obiettivo previsto per il benzo(a)pirene è sempre ampiamente rispettato; l'andamento complessivo delle concentrazioni non rileva differenze sostanziali fra i livelli ante e post operam".

In definitiva, "l'esame dei dati relatvi alle tre campagne di monitoraggio non ha evidenziato differenze significatve tra i singoli periodi, mostrando come non si riscontrino variazioni dei livelli di qualità dell'aria a seguito dell'attivazione della centrale a cippato. I campionamenti in discontinuo hanno confermato anch'essi una sostanziale confrontabilità fra le misure. Il raffronto fra i dati delle tre campagne con quelli relatvi alle stazioni fisse  conferma tenori contenuit per tutti gli inquinanit oggetto di indagine, confrontabili con quelli che caratterizzano la stazione di fondo remoto di Savignano di Rigo, situata anch'essa nella zona Appennino. Rispetto a quest'ultma, posizionata lontano da fonit antropiche e quindi anche da traffico veicolare, le concentrazioni massime e l'andamento del giorno tpo del biossido di azoto mostrano differenze dovute alla presenza di traffico lungo la strada SR71 e il parcheggio adiacente".

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