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Cronaca

Alcune classi del Pascal al Comandini? Valletta: "Mortifica la didattica". I prof: "Frasi denigratorie"

I docenti del Comandini, pronti ad accogliere alcune classi del Pascal, si rivolgono con una lettera aperta al consigliere comunale di Cesena Siamo Noi

Continua a tenere banco la vicenda dell'istituto tecnico tecnologico  Blaise Pascal, al centro di un intervento di adeguamento che mira, come ha spiegato il sindaco Lattuca "a renderlo più sicuro".

"Sono contento - ha detto il sindaco - di rassicurare i cittadini, la comunità, gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie. Non c’è alcuna intenzione di individuare una nuova sede né di utilizzare ad altri fini l’immobile di proprietà del Comune e risalente al 1908”. Lattuca lo ha chiarito rispondendo all’interpellanza presentata dal Consigliere comunale di Cesena Siamo Noi Vittorio Valletta.

Valletta in particolare aveva parlato di "mortificare la didattica" e di "uccidere una realtà scolastica importante", nel caso in cui alcune classi dell’ I.T.T. Blaise Pascal venissero trasferite temporaneamente all’Istituto professionale Comandini.

"Capiremo - ha spiegato Lattuca - insieme alla Provincia e alla Scuola (dal Dirigente agli studenti e ai loro genitori) se ci troviamo di fronte a una situazione che si può gestire senza pensare a sedi succursali provvisorie o se sarà necessario utilizzare l’ala della vicina Scuola secondaria di primo grado ‘Plauto’".

I prof del Comandini: "Amarezza per le parole di Valletta"

Ad intervenire sono anche i professori dell'istituto professionale Comandini con una lettera aperta al Consigliere comunale Vittorio Valletta: "Noi docenti  del plesso “Comandini” dell’Istituto Pascal-Comandini, in seguito alla sua interpellanza in Consiglio comunale dello scorso 6 febbraio, esprimiamo la nostra amarezza per le parole da lei utilizzate, in quanto da esse traspare una considerazione decisamente negativa del nostro Istituto. Come possono altrimenti essere interpretate espressioni da lei usate quali “mortificare la didattica” e “uccidere una realtà scolastica importante” in riferimento all’ipotesi di una eventuale accoglienza di alcune classi del plesso “Pascal” all’interno della nostra struttura?  Siamo perfettamente consapevoli della situazione di disagio in cui si verrà a trovare il plesso Pascal per via dei futuri lavori di messa in sicurezza e condividiamo altresì le preoccupazioni di studenti, famiglie, docenti e personale coinvolti, verso cui esprimiamo ampia solidarietà".

"Ciò che però risulta per noi inaccettabile è il senso che emerge dalle sue affermazioni, che in qualche modo appaiono denigratorie nei confronti di una realtà come la nostra che, forse, lei non conosce a sufficienza. Come ribadito nella risposta alla sua interpellanza datale dal Sindaco Enzo Lattuca, l’Istituto Comandini, che da più di un secolo costituisce un’importante realtà scolastica del territorio cesenate, è una scuola che “ha caratteristiche diverse, ma la medesima dignità”, al pari di tutti gli altri istituti".

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"Solo per citare un dato, - spiegano i prof - ricordiamo l’elevata percentuale di occupazione dei nostri diplomati (79% secondo la recente indagine statistica Eduscopio 2019), che evidenzia quale sia la valenza della nostra scuola per il tessuto economico e produttivo del territorio. Dati che ci collocano al primo posto tra gli istituti professionali della intera provincia. Numerosi artigiani e imprenditori della nostra città sono ex allievi del Comandini, e proprio nei nostri laboratori e aule hanno appreso le nozioni tecniche indispensabili per la loro odierna attività. A tutto ciò si aggiunge una attiva e fruttuosa collaborazione con le altre scuole dell’ambito territoriale che, lungi dal “mortificare”, arricchisce al contrario con le nostre peculiarità l’offerta didattica collettiva. Inoltre, non si può non riconoscere al Comandini un ruolo di primo piano nelle pratiche di inclusione, elemento fondamentale per contribuire alla costruzione di una comunità coesa e solidale".

"Altro poi ci sarebbe da aggiungere, ma, piuttosto che dilungarci, riteniamo che la cosa migliore sia rivolgerle un invito: ci contatti e venga a visitare la nostra scuola, le sue aule e i suoi laboratori, che profumano di truciolo, stagno o tessuto (a seconda dell’indirizzo professionale corrispondente, ben tre, i quali concorrono nel rendere il nostro Istituto unico per offerta formativa nel territorio cesenate). Venga a conoscere da vicino questa scuola, le sue attività e, soprattutto, le persone che quotidianamente la vivono. Saremo ben felici di accoglierla, certi di trovare in lei quell’attenzione che, in occasione della sua interpellanza, le è mancata".

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