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Cronaca

Agricoltura, i sindacati: "In Emilia-Romagna 90mila lavoratori 'scoperti'"

Le sigle sindacali si dicono "pronte a proclamare iniziative di mobilitazione"

In Emilia-Romagna sono 90.000 i lavoratori agricoli in attesa del rinnovo dei contratti provinciali, scaduti il 31 dicembre scorso. E se i negoziati per il rinnovo non riprenderanno in tempi brevi, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil si dicono "pronte a proclamare iniziative di mobilitazione", e nel frattempo lanciano, per la giornata di oggi, "'Cplday', una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale dei lavoratori agricoli dell'Emilia-Romagna e di tutto il Paese". 

Presentando l'iniziativa in conferenza stampa, i segretari regionali delle tre sigle confederali Umberto Franciosi (Flai), Daniele Saporetti (Fai) e Sergio Modanesi (Uila) ricordano che "i lavoratori agricoli sono stati ritenuti tra quelli essenziali durante la fase del lockdown, garantendo l'approvvigionamento dei beni di prima necessita' sugli scaffali dei supermercati e contribuendo cosi' a mantenere la pace sociale nel Paese", ma nonostante "abbiano lavorato in condizioni precarie durante le fasi piu' acute della pandemia, oggi sono dimenticati dai rappresentanti delle aziende agricole". Dunque, chiosano i tre dirigenti sindacali, "il solo modo per dare voce e visibilita' a quelli che sono stati definiti 'gli eroi del Covid-19' e' rinnovare i contratti provinciali scaduti il 31 dicembre, che regolano anche la sicurezza nei luoghi di lavoro". Contratti che riguardano "oltre un milione di lavoratori agricoli in Italia e 90.000 in Emilia-Romagna (10.000 a Bologna, 20.000 a Forli'-Cesena e Rimini, 17.000 a Ravenna e a Ferrara, 12.000 a Modena e 14.000 a Piacenza, Parma e Reggio Emilia)". (Agenzia Dire)

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