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Cronaca

"Start peggiora il lavoro", autisti sul piede di guerra

"Rappresentando il disagio espresso dai lavoratori autisti di START ROMAGNA della Provincia di Forlì-Cesena siamo ad evidenziare un atteggiamento esivo della dignità stessa degli occupati"

E' stato uno start un po' difficoltoso per Start Romagna, la nuova azienda di ambito romagnolo di gestione del trasporto pubblico. Infatti, dopo l'alt imposto dai principali amministratori di Forlì-Cesena sulle modalità di privatizzazione, arrivano ora i sindacati a farsi sentire, parlando di malcontento diffuso tra gli autisti e i lavoratori.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil, FAISA-CISAL, UGL e FAST-CONFSAL infatti, in una nota dicono: “Rappresentando il disagio espresso dai lavoratori autisti di START ROMAGNA della Provincia di Forlì-Cesena siamo ad evidenziare un atteggiamento della Direzione dell’Azienda lesivo della dignità stessa degli occupati e di chi li rappresenta. Dopo aver avviato uno stato di agitazione, nel rispetto delle norme applicate, dopo un incontro con l’Azienda e il “passaggio” avanti il Prefetto di Forlì-Cesena, registriamo un assoluto immobilismo ed una mancanza palese da parte di START sui quesiti posti, in particolare il mancato rispetto di norme contrattuali e accordi vigenti”.

I lavoratori si sono riuniti in assemblea, effettuata nel Salone Consigliare del Comune di Forlimpopoli e hanno manifestato un malcontento “sfociato in vera rabbia contro chi mina la qualità stessa del lavoro e delle persone occupate”. Dicono i sindacati: “Non è più accettabile una organizzazione aziendale imperativa, unilaterale e non rispettosa delle regole. Fra i nodi evidenziati spicca l’assoluto spreco di denaro pubblico a seguito di alcune scelte sulle turnazioni che prevedono trasferimenti a vuoto (senza raccogliere utenza alle fermate) per circa km. 20.000, incidendo sul costo complessivo e sul disagio stesso dell’autista, una importante differenza di trattamento fra i lavoratori dei tre bacini a discapito di Forlì-Cesena dove ad esempio non è presente la mensa, dove siamo in mancanza di servizi igienici nei Punti Bus e dove il costo medio annuo procapite è inferiore di € 5.000 rispetto ai colleghi di Ravenna mentre invece la produttività media annua è di Km. 4.000 prodotti superiore per lavoratore rispetto allo stesso bacino”.

E ancora: “Registriamo una assenza “rumorosa” delle Istituzioni che evidentemente si preoccupano di  contrastare scelte della Direzione di START in merito al Bando per l’apertura a privati, con discutibili prese di posizione, quando sono i primi ad aver lasciato al loro destino Aziende a partecipazione pubblica gestite senza un’ “anima” e senza precisi obiettivi. Le lavoratrici ed i lavoratori non intendono proseguire con questo atteggiamento aziendale insensato, dichiarano l’esigenza di promuovere iniziative dure e decise contro questo Gruppo Dirigente. I sindacati preoccupati per il proseguo della vertenza evidenziano inoltre la difficoltà a mantenere ed orientare il malcontento nelle iniziative sindacali che si promuoveranno nel rispetto delle norme legislative, preoccupati anche che tali problematiche sfocino in rischio per l’ordine pubblico”.

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