Risorse tra 2mila e quasi 90mila euro. Con una recente delibera della Giunta Provinciale è stato approvato il riparto tra i Comuni della provincia di un fondo di 337.612 euro destinato a mitigare l’emergenza abitativa, assegnato al territorio con due provvedimenti della Regione Emilia-Romagna. Il riparto è avvenuto dopo una concertazione con i Comuni stessi – coordinata dal vice-presidente Guglielmo Russo - secondo il criterio dell’assegnazione di 1.500 euro di base per ogni Comune e la restante quota in proporzione ai residenti.

Il fondo mira a coprire la situazione di inadempienza nel pagamento degli affitti da parte di chi documenti una situazione soggettiva in cui un componente del nucleo famigliare, dipendente o autonomo, abbia subito una rilevante diminuzione della capacità di reddito derivante, per esempio, da uno stato di disoccupazione certificato dai Centri per l’Impiego, da licenziamento, cassa integrazione, mobilità, chiusura dell’‘impresa registrata alla Camera di Commercio eccetera. Il contributo è comunque soggetto ad un tetto massimo e limitato nel tempo.

Per quanto concerne la distribuzione delle risorse, citando solo i Comuni maggiori, 88.893 euro andranno a Forlì, 73.111 euro a Cesena, 20.558 euro a Cesenatico, 14.592 euro a Savignano e 11.140 euro a Forlimpopoli. Agli altri Comuni vanno proporzionalmente somme da circa 2.000 euro a 10.000 euro.

Illustra l’intervento il vicepresidente con delega al Welfare Guglielmo Russo: “Con questi fondi arriva una boccata di ossigeno per tantissime famiglie che sempre di più soffrono i morsi della crisi economica. Anche in un territorio come il nostro, dove le case di proprietà sono il 75-80%, vi è una fetta sempre più consistente di popolazione che si trova a dover fronteggiare l’emergenza abitativa, con tutto quello che ne comporta in termini di difficoltà economiche ma anche di dignità della persona".

"Mi rendo conto che questa somma non è certamente sufficiente a risolvere il problema, tuttavia può mitigare le situazioni più acute - chiosa Russo -. E’ anche un importante segnale che ci si sta ponendo il problema a livello istituzionale, con una prima e importante risposta. E’ fondamentale, tuttavia, che su questa emergenza sia la Regione sia il futuro Governo nazionale, qualunque esso sia, recuperino risorse per un intervento che rappresenta un vero e proprio ammortizzatore sociale".