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Cronaca

Addio a David Sassoli: "Ci lascia una grande eredità e la richiesta di una politica più vicina ai cittadini"

Il cordoglio del sindaco Lattuca: "La morte inattesa di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo e giornalista, è una notizia che addolora tutti noi"

E' morto nella notte a 65 anni il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Lunedì era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. Immenso dolore e tantissimi messaggi di cordoglio per Sassoli, per molti anni popolare giornalista del Tg3 e del Tg1. David Sassoli aveva intrapreso la carriera politica arrivando a ricoprire nel 2019 il ruolo di presidente del Parlamento europeo dopo essere stato eurodeputato dal 2009. Poco dopo Natale era stato ricoverato ad Aviano in seguito ad una grave complicazione dovuta a una disfunzione del sistema immunitario.

Lattuca: "Una notizia che addolora tutti"

Il messaggio commosso del sindaco di Cesena Enzo Lattuca: "Una vita dedicata al giornalismo e alla politica con generosità, talento e passione - scrive. La morte inattesa di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo e giornalista, è una notizia che addolora tutti noi. Rigore, sensibilità, altissimo rispetto delle istituzioni e una capacità di racconto senza eguali. Sassoli ha infatti raccontato e rappresentato l’Italia e l’Europa diventando un tramite di quei valori di unità, speranza e di cooperazione di cui spesso si dimentica il vero significato. Dapprima volto del Tg3, poi del Tg1, di cui è stato vicedirettore dal 2007 al 2009. Successivamente l’esperienza politica in Europa. Ha parlato a tutti di lavoro, diritti sociali e solidarietà, spiegando che l’Europa ha oggi bisogno di un nuovo progetto di speranza: quello di una comunità che innova, che protegge e che costruisce la pace. Si è battuto perché l’innovazione avvenisse in tutti i settori e soprattutto in riferimento alle politiche da avviare, ai nostri modi di agire e i nostri stili di vita. “Non possiamo più ingabbiare – aveva detto nel suo ultimo discorso rivolto al Consiglio europeo – il nostro futuro e quello dei nostri figli”. Sassoli ci lascia una grande eredità e una richiesta importante: renderci promotori di una politica appassionata più vicina ai cittadini e ai loro bisogni. La città di Cesena si stringe al dolore della famiglia". 

Il pensiero di Lorenzo Plumari, segretario del Pd cesenate: " A nome di tutto il Partito Democratico di Cesena voglio esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia di David Sassoli e a tutti i suoi cari. Voglio ricordare, prima ancora che il politico, la persona. Un uomo colto ed equilibrato, coraggioso e appassionato, impegnato per una Europa più democratica e solidale, sempre attento ai bisogni dei più deboli e alla difesa dei diritti umani. Con lui se ne va un punto di riferimento e un vero servitore delle istituzioni, lasciando una traccia indelebile nella storia europea e nella storia dei democratici italiani ed europei che oggi lo piangono. Il lavoro che ha svolto al Parlamento europeo per riavvicinare i cittadini all’Europa è stato infatti fondamentale e resta un caposaldo sui cui proseguire l’impegno di tutti. Da oggi abbiamo noi il compito di continuare le battaglie in cui credeva David Sassoli e siamo pronti a raccoglierne il testimone, proseguendo con determinazione sulla sua strada, per portare avanti i suoi valori, il suo credo e il suo impegno”.

La presidente Emma Petitti, a nome di tutta l'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna, esprime cordoglio per la scomparsa di Sassoli: "Una notizia che sconvolge e addolora profondamente. Ha svolto il suo ruolo di presidente del Parlamento europeo in modo impeccabile e il suo impegno politico si è sempre connotato per essere autenticamente al servizio dei cittadini. Ci mancherai caro David".

I Giovani Democratici di Cesena scrivono: "Siamo colpiti e addolorati dalla prematura e improvvisa scomparsa di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo. Un uomo che ha saputo interpretare la politica nel suo valore più alto, con passione, onestà, correttezza e amore. Stando sempre vicino alle persone più deboli e fragili. Si è battuto per costruire l'Europa della solidarietà e della libertà, la nostra comunità di destino, quella casa comune di pace e prosperità a cui ha dedicato la sua vita. Con la sua autorevolezza ha saputo guidare il Parlamento Europeo in questi anni non facili, facendone il baluardo solido dell'Europa dei diritti, contro l'oscurantismo e il populismo autoritario. Nel ruolo di Presidente ha dato un contributo significativo all'avvio della Conferenza sul Futuro dell'Europa, per una riflessione ampia sulla riforma dell'Unione. Alla nostra generazione è adesso richiesto di trovare il coraggio che fu dei nostri fondatori, di gettare lo sguardo verso l’ignoto per rafforzare un progetto a cui molti nel mondo guardano come a un esempio di pace, solidarietà e prosperità. Non lo dimenticheremo mai e proveremo ad essere all'altezza della sua lezione politica e umana. Che la terra gli sia lieve".

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