Ad appena 16 anni giravano in spiaggia per rubare: denunciati

Due “topi di spiaggia” che si aggiravano tra gli ombrelloni per derubare i soldi e altri oggetti dei bagnanti sono stati denunciati. Nel tardo pomeriggio di mercoledì una volante del Posto di Polizia di Cesenatico nella spiaggia di Ponente di Cesenatico ha fermato due ragazzi minorenni, un kosovaro ed un albanese, rispettivamente di 16 e 17 anni, che si aggiravano tra gli ombrelloni per compiere furti.

Gli stessi infatti si erano resi responsabili poco prima del furto di un borsello che un milanese aveva lasciato appeso all’ombrellone e si trovava in riva al mare a giocare con i figli. I due giovani, chiaramente minorenni hanno dato nell'occhio in quanto si aggiravano con fare furtivo e per il loro abbigliamento poco adatto alla spiaggia (jeans, scarpe e zaino). Alcuni testimoni hanno quindi visto la scena del furto di uno dei due, mentre l'altro faceva da palo. A quel punto i vacanzieri, compreso il derubato, hanno rincorso gli autori del furto rintracciandoli poco dopo in un altro stabilimento balneari che, seduti sui lettini, si guardavano attorno come se volessero compiere un altro furto. Sul posto la vittima ha trovato una pattuglia del posto di polizia di Cesenatico in perlustrazione, gli agenti hanno quindi fermato i due giovani.

Solo a seguito del fotosegnalamento presso il Commissariato di Cesena i due sono stati identificati come minorenni del Kossovo e dell’Albania entrambi con precedenti specifici per furto ed uno dei due anche per lesioni e possesso di armi od oggetti atti ad offendere. All’interno dello zaino i poliziotti hanno ritrovato il cellulare rubato poco prima al turista milanese nonché una macchina fotografica digitale che si scopriva poi rubata nel primo pomeriggio in un altro bagno della zona ad una coppia di anziani coniugi, anch’essi in vacanza qui a Cesenatico. Il giovane albanese aveva in tasca anche un coltello. I due minorenni sono stati denunciati in concorso per furto e ricettazione rispettivamente del cellulare e della macchina fotografica, mentre per il solo minore albanese si procedeva anche per possesso di arma da taglio. Dopo le formalità di rito i minori sono stati affidati ad una comunità.