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Cronaca Savignano sul Rubicone

Acqua potabile, anche Savignano adotta l'ordinanza anti-spreco: sanzioni per chi viola le regole

Le limitazioni riguardano nel dettaglio il divieto su tutto il territorio comunale di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico

È in vigore da oggi, venerdì 24 giugno e fino al prossimo 21 settembre, l’ordinanza firmata dal Sindaco Filippo Giovannini che definisce alcune limitazioni all’uso dell’acqua potabile, in considerazione della grave situazione di siccità che sta interessando diverse aree del territorio regionale e che ha determinato la proclamazione dello stato di crisi regionale, tramite Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna dello scorso 21 giugno, per 90 giorni.

Le limitazioni riguardano nel dettaglio il divieto su tutto il territorio comunale di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico e in particolare per l'innaffiamento di orti, giardini e il lavaggio di automezzi nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 21. I prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l'uso di acqua potabile. Sono esclusi dalla presente ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana. Il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo anche parziale dell'acqua, è consentito esclusivamente previo accordo con il gestore della rete di acquedotto.

In caso di mancato rispetto delle disposizioni è prevista oltre all’applicazione delle sanzioni penali ai sensi dell’art. 650 del C.P., una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. La Polizia Locale è incaricata della vigilanza e del controllo del rispetto dell’ordinanza.

"Il provvedimento, adottato in maniera uniforme nei Comuni della Regione, mira a incentivare un corretto uso delle risorse naturali, attualmente una necessità primaria. Tra queste l'acqua, una risorsa essenziale per la vita che deve essere salvaguardata da possibili sprechi soprattutto nell’attuale situazione di carenza, al fine di garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l'uso alimentare, domestico e igienico. Il contesto di siccità che ha motivato il provvedimento è causato della scarsità di precipitazioni che, a partire dall’autunno 2021 ad oggi, ha interessato il territorio regionale con valori tra i 6-7 più bassi dal 1962. La situazione all’inizio dell’anno 2022 è paragonabile ai periodi siccitosi degli anni 2003 e 2017 e le previsioni meteorologiche rimangono stabili con la presenza di un anticiclone che porta ad un ulteriore aumento di temperature, con punte massime intorno ai 37° nelle pianure. Si tratta di uno scenario che che le autorità regionali stanno monitorando passo passo".

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