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A sei mesi dal terremoto in Emilia: ecco cosa ha fatto Cesena

Sono passati quasi sei mesi dal terribile terremoto che ha colpito l’Emilia e, superata la fase più critica, le popolazioni emiliane stanno combattendo per riconquistare una vita normale:

Sono passati quasi sei mesi dal terribile terremoto che ha colpito l’Emilia e, superata la fase più critica, le popolazioni emiliane stanno combattendo per riconquistare una vita normale: tutte le tendopoli sono state smantellate, molte imprese hanno ripreso, sia pur lentamente, l’attività, vari interventi di ricostruzione sono stati avviati e, in qualche caso, anche già portati a termine. Fra questi ultimi c’è la nuova scuola elementare ‘L. Muratori’ di San Felice sul Panaro, realizzata in appena 55 giorni e inaugurata a fine ottobre.

E lì dentro c’è anche un pezzo di Cesena: per l’acquisto degli arredi e degli allestimenti dei laboratori, infatti, sono stati utilizzati gli oltre 40mila euro versati dai cesenati sul conto corrente istituito dal Comune per la raccolta di fondi a favore dei terremotati e destinati al Comune di San Felice sul Panaro, ‘adottato’ dall’Amministrazione cesenate. A fare il punto della situazione, dopo la conclusione del periodo di maggiore emergenza, è il Sindaco Paolo Lucchi con una lettera indirizzata ai capigruppo.

Tiene così fede all’impegno preso con il Consiglio Comunale dopo l’approvazione dell’ordine del giorno  del 7 giugno scorso. In quel documento si esprimeva solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma e si chiedeva al Comune di proseguire nell’azione solidale intrapresa, invitando il Sindaco ad aggiornare periodicamente il Consiglio sulle attività svolte. “Sul conto corrente istituito dal Comune - ricorda il Sindaco - sono arrivati 41.008 euro; una prima tranche, di 30mila euro, era stata inviata a San Felice già a fine giugno, mentre i rimanenti 11mila euro sono stati trasferiti al Comune emiliano nelle settimane scorse".

"Accanto alla raccolta di danaro, il Comune di Cesena ha dato un apporto diretto, inviando fin dai giorni immediatamente successivi al sisma tecnici, funzionari ed amministrativi a supporto del Centro operativo Comunale di Protezione Civile di S. Felice per collaborare alle attività di pianificazione e censimento dei danni, oltre che agli indispensabili interventi di assistenza alla popolazione - continua il sindaco -. Quest’opera è andata avanti per due mesi e mezzo, dal 29 maggio a metà agosto, e ha coinvolto 15 addetti".

"A loro si sono affiancate le due cuoche inviate a supporto della cucina del campo 1 "Scuole Medie" di S. Felice per un turno di una settimana a fine agosto, mentre la Polizia Municipale è stata impegnata in vari turni (per un totale di circa mille ore) in vari Comuni del bolognese a supporto della vigilanza locale - chiosa Lucchi -.  E non può essere dimenticata la generosa mobilitazione del mondo del volontariato, a cominciare dalle associazioni cesenati che normalmente collaborano con la Protezione Civile – dalla Croce Rossa al Gruppo Alpini, dal Centro Soccorso Sub "R.Zocca" e aggregati FIAS alla Croce Verde, alle Gev - e che sono intervenute con i loro volontari nei campi di raccolta, garantendo i servizi di mensa, assistenza sanitaria, sorveglianza, organizzazione. Accanto a loro molte altre realtà (dal mondo dell’associazionismo alle parrocchie) si sono impegnate autonomamente raccogliendo somme, generi di conforto, promuovendo iniziative di vario genere, e tanti cesenati hanno dimostrato nella concretezza dei fatti la loro vicinanza alle genti dell’Emilia, a noi tanto vicine e tanto duramente messe alla prova".

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