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Cronaca

Nel Cesenate disoccupati in aumento. Senza lavoro oltre 13mila

L'occupazione a Cesena si muove sul tapis roulant. Non fa effettivi passi in avanti. La fotografia della situazione è descritta, con queste metafore, dall'assessore provinciale Denis Merloni

L'occupazione a Cesena si muove sul tapis roulant. Non fa effettivi passi in avanti. Anzi si caricano chili su fisici già appesantiti. La fotografia della situazione è descritta, con queste metafore, dall'assessore provinciale Denis Merloni. Lo scenario in provincia è a dir poco grigio visto che i disoccupati, al 31 dicembre 2011, sono più di 31mila. E il contratto a tempe determinato la fa da padrone con una percentuale del 90% in linea con i dati nazionali.

DATI PROVINCIALI. Questa la fotografia del lavoro (che non c'è) nel territorio di Forlì-Cesena. I disoccupati sono 31.105 (l'8,5% in più): di questi sono maschi 13.175 e femmine 17.930. Rispetto ai dati del 2010 si riduce il gap tra uomini e donne, segno che dopo le fasce più deboli (le donne), la disoccupazione stabile erode anche le fasce più "forti" (uomini). A proposito di fasce deboli, male va agli stranieri, che sono il 25% dei disoccupati, in aumento dell'11% sul 2010. Questa la situazione per fasce d'età: dai 19 ai 29 anni il 17,9% del totale dei disoccupati (+4,2%), dai 30 ai 49 anni il 54,9% del totale dei disoccupati (+8,8%); oltre 
 50 anni il 26,6% del totale dei disoccupati con costante e massiccio aumento dal 31 dicembre 2010 del +15,9.

Per chi trova lavoro la precarietà la fa da padrona: il 90% dei contratti di lavoro sono a tempo determinato. Tuttavia un dato che fa ben sperare è che il saldo negativo tra avviamenti e cessazioni è in forte calo rispetto al 2009 (nel  2011 - 70, nel  2010: - 592, nel  2009: -4.259).

LA SITUAZIONE A CESENA. Venendo ai dati sono 10.809 i disoccupati iscritti al centro per l'impiego di Cesena al 31 dicembre 2011. Di questi 6.300, la maggioranza, sono donne. Il dato aumenta con  i 2.376 precari. In totale i disoccupati sono 13.185; mille in più rispetto il 2010. L'analisi dell'assessore Merloni  individua le caratteristiche positive e negative del mercato del lavoro a Cesena.

«Rispetto al 2010 ci sono più avviamenti, meno cessazioni di lavoro e un miglior saldo tra avviamenti e cessazioni però,  - aggiunge – c'è una crescita dei disoccupati che è superiore alla media della provincia – che è all'8,5 contro i 9,14 di Cesena -, ci sono più persone iscritte alla lista di mobilità e più disoccupati stranieri». Sono in crescita anche i laureati iscritti al centro per l'impiego di Cesena. Sono 750 al settembre 2011 contro i 2500 diplomati alle scuole superiori e i 2400 alle medie.

L'assessore ha poi individuato le strategie con cui la provincia si impegna per dare possibilità di lavoro e a tutelare lo stesso. «Abbiamo istituito 81 tavoli di crisi nel 2011 che hanno portato a 41 accordi di mobilità per 348 persone, ma i numeri restano preoccupanti».

Poi ci sono gli investimenti in formazione. Qui vengono in auto le finanze della Ue che mettono a disposizione 10milioni e trecentomila euro; di questi solo una piccola parte esce dalle casse provinciali. La metà circa di questi fondi sarà impiegata nel settore professionale (da chi lavora il legno agli idraulici) e l'altra parte in progetti di inclusione, adattabilità – quindi chi viene inserito in una nuovo lavoro -, e occupabilità.

Situazione simile anche al centro per l'impiego di Savignano dove la situazione non è in controtendenza. Sono iscritti 3.910 disoccupati effettivi al 31 dicembre 2011. Toccano le 4.613 unità con l'aggiunta dei precari. Tradotto c'è l'8,4% in più di disoccupati rispetto il 2010.

LA SITUAZIONE A FORLI'. Nel territorio forlivese la crescita della disoccupazione è più contenuta rispetto a Cesena, ma pur sempre preoccupante (è cresciuta in un anno del 7,86% rispetto al 9,1% di Cesena).

 

 

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