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Cronaca Bagno di Romagna

A Bagno di Romagna un pranzo di Natale a carattere sociale: "Piccolo gesto, ma dal grande significato"

I Servizi Sociali dell’Unione Valle Savio hanno prima individuato le persone da coinvolgere e ne hanno sondato la disponibilità a prendere parte al pranzo

A rendere più sociale e solidale il Natale a Bagno di Romagna è la proposta del sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, che ha chiesto di accogliere le persone sole o in difficoltà economica durante il giorno di Natale presso la struttura della Casa Protetta Camilla Spighi, ove verrà offerto un pranzo natalizio insieme agli ospiti della struttura ed ai loro familiari. La proposta è stata condivisa con i Servizi sociali, la struttura della Casa Protetta Camilla Spighi ed i volontari di  Anteas, la cui collaborazione e disponibilità ha permesso di renderla attuabile.

I Servizi Sociali dell’Unione Valle Savio hanno prima individuato le persone da coinvolgere e ne hanno sondato la disponibilità a prendere parte al pranzo. Saranno quindi 7 gli ospiti che condivideranno la giornata di Natale presso la Casa Protetta Camilla Spighi, il cui personale si è reso disponibile ad estendere il pranzo e ad accogliere gli invitati. D’altra parte i volontari di Anteas, che svolgono quotidianamente il servizio di distribuzione pasti a domicilio per le persone non autosufficienti, coadiuvati dallo stesso Sindaco Marco Baccini si impegneranno a trasportare le persone presso la struttura residenziale Camilla Spighi, situata a San Piero in Bagno. 

"Si tratta di un gesto piccolo, se consideriamo che lo sforzo è veramente minimo, ma che ha un significato importante per la nostra Comunità - afferma Baccini -. Io credo molto nella famiglia e sono stato abituato a vivere il Natale come uno dei momenti in cui ci si trova in famiglia e ci si dedica quel tempo che in altri momenti dell’anno non c’è. Mia mamma mi ha insegnato che quello è il dono più bello del Natale. Pensare a tutte quelle persone che si trovano sole mentre gli altri sono attorniati dai propri affetti mi rattrista, tanto che in molte occasioni accogliamo in famiglia persone sole".

"L’idea è partita proprio per invitare le persone sole che conosco a casa mia insieme alla mia famiglia, così come facciamo periodicamente durante l’anno, ma poi mi sono accorto che non avremmo potuto ospitarle tutte e qualcuno sarebbe rimasto comunque solo. Allora ho deciso di strutturare maggiormente l’idea e renderla un’iniziativa di comunità - continua il primo cittadino -. La pronta collaborazione di tutti ha poi permesso di attivarla”.

“In quella giornata, darò una mano ai volontari di Anteas per il trasporto delle persone alla Casa Protetta in quanto i volontari saranno impegnati anche nella distribuzione dei pasti a domicilio - conclude -. Penso che questa iniziativa possa rendere la nostra Comunità più solidale e orgogliosa e ringrazio vivamente l’assistente sociale Miriana De Astis, il direttore della Casa Protetta Paolo Di Maggio, tutto il personale della Camilla Spighi, sempre molto sensibile, Luciano Belli ed i volontari di Anteas, ed anche l’amica Annalisa Botti che mi ha spinto a organizzare l’iniziativa".

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