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Cronaca

A 73 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani un pomeriggio in difesa della pace e delle donne afghane

“Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della pace”. Sono parole scritte nella Costituzione dell’Unesco

“Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della pace”. Sono parole scritte nella Costituzione dell’Unesco, l’organizzazione dell’ONU per l’educazione, la scienza e la cultura fondata nel novembre del 1945, e motivate non da un sogno ma dall’incubo di due guerre mondiali che, però, non avevano distrutto la speranza di chi, vero gigante dell’umanità, aveva pensato a un mondo liberato dal “flagello della guerra”, dunque nel quale la guerra fosse bandita.

Venerdì 17 dicembre, dalle ore 17 fino alle 22,30, nell’Aula magna della Biblioteca Malatestiana, il Comune di Cesena e il Centro Pace “Ernesto Balducci” proporranno una serie di iniziative atte a celebrare i 73 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Il pomeriggio sarà introdotto, alle ore 17, dalla cerimonia di assegnazione del Premio “Cesena città per la pace 2021” all’Associazione RAWA – Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, che si occupa dei diritti delle donne afghane. A seguire, il professore Marco Mascia, Direttore del Centro di Ateneo dei Diritti umani presso l’Università di Padova, terrà una lectio magistralis. In serata, dalle ore 20, i riflettori si accenderanno sullo spettacolo a cura del Teatro delle Lune “E come potevamo noi cantare”. Si tratta di una raccolta di testi e poesie di alcuni autori del ‘900 (Marinetti, Papini, Serra, Quasimodo, Ungaretti, Remarque, Einstein, Freud, Balducci, Lombardi, Hikmet, Calvino), oltre a canzoni, fra gli altri, di Guccini e di De André.

Il filo che tiene unito il tutto è il ripudio della guerra e la costruzione della pace. La lettura interpretativa di Monica Briganti (Teatro delle Lune), regista dello spettacolo, sarà accompagnata da brani musicali e canzoni eseguite da Liana Mussoni (cantante), Tiziano Paganelli (fisarmonica) e Fabrizio Flisi (pianoforte), con un repertorio d’epoca che si estende dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra.

Premio Cesena Città per la pace. Il Premio Cesena Città per la Pace 2021 sarà conferito a RAWA – Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, una delle organizzazioni femminili afghane indipendenti più attive ed affermate in campo sociale sia in Afghanistan che in Pakistan tra i rifugiati afgani. Molto attiva anche nella sfera politica con la sua lotta contro il fondamentalismo e l’oscurantismo religioso, RAWA denuncia pubblicamente i responsabili del conflitto della guerra che si trovano tuttora in alte cariche governative e le responsabilità degli Usa e dell’Occidente nell’aver costruito, finanziato e legittimato regimi fondati sulla violazione dei diritti delle donne, ignorando e sopprimendo qualsiasi movimento democratico di opposizione.

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