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Cronaca Cesenatico

Una dama in mezzo all’acqua incanta Cesenatico: l'accensione del Natale è uno show

Un momento particolarmente affascinante, che per l’occasione è stato accompagnato dal concerto-spettacolo del coro “Werevolution”

A Cesenatico le luci del Presepe della Marineria e dell’albero di Natale realizzato da Rilegno, Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi di legno, si sono accese domenica. Una dama in mezzo all’acqua ha anticipato, cantando la splendida Allelujah di Leonard Cohen, la tradizionale accensione delle luci. Un momento particolarmente affascinante, che per l’occasione è stato accompagnato dal concerto-spettacolo del coro “Werevolution”, composto da 30 elementi tra cantanti e strumentisti,  con la direzione artistica di Cardinali Eventi e da un altro evento a sorpresa, carico di suggestione, che ha emozionato il pubblico presente. "Un bellissimo spettacolo ha arricchito la tradizionale magia dell’accensione del Presepe della Marineria - afferma il sindaco Matteo Gozzoli -. Vorrei ringraziare tutte le persone che da mesi lavorano aa tutto il programma di eventi. Un ringraziamento particolare va all’assessore al turismo Gaia Morara che ha coordinato il tutto insieme all’ufficio turismo riuscendo a rinnovare la magia di questo evento". Il Presepe della Marineria resterà allestito fino a domenica 13 gennaio.

Festa per il Presepe della Marineria (Foto Dalmo)

Morrone

All'inaugurazione era presente anche il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone: "È un grande onore essere qui a Cesenatico all’accensione delle luci del Presepe galleggiante che è una splendida rappresentazione del Natale, una festa che fa parte della nostra tradizione e della nostra civiltà. E’ questa l’occasione anche per fare alcune riflessioni sul Natale e, in particolare, sul Presepe, che nessuno può permettersi di cancellare in nome di non si sa quale principio relativista. Sbaglia, infatti, in modo plateale, chi pensa che la possibile integrazione con persone che professano altre religioni passi dalla rinuncia o dalla cancellazioni di espressioni tradizionali della nostra civiltà millenaria. Al contrario, sono tra chi pensa che una reale integrazione possa avvenire solo attraverso il rispetto e la conoscenza da parte dei nuovi cittadini della storia, della cultura e della tradizione del paese che li ospita o di cui sono neo-cittadini".

"Chi crede erroneamente che la rappresentazione del Presepe, le recite e i canti con richiami specifici al Natale, nelle scuole o altrove, rappresentino una discriminazione per chi professa altre religioni incorre in un triplice pericoloso errore - continua Morrone -. Quello di discriminare e penalizzare, nel proprio paese, la stragrande maggioranza degli italiani. Quello di far perdere il significato intrinseco del Natale e del Presepe nella nostra tradizione, banalizzando principi universali come il libero arbitrio, il concetto di persona, di dignità, dell’uguaglianza, del rispetto. Infine, il tragico errore di presentarci alle altre comunità religiose come portatori di valori meno importanti, di tradizioni e basi culturali da nascondere o, addirittura, da rinnegare. Credo che dobbiamo mantenere la consapevolezza di ciò che siamo per comprendere meglio dove vogliamo andare e per poterci confrontare con consapevolezza e adeguata conoscenza con chi è portatore di altre culture e valori. Ben venga dunque il riproporre la bellezza di questa tradizione con il Presepe galleggiante che è sì una meta turistica impareggiabile, ma deve essere, in generale, anche un motivo di riflessione e di riproposizione dei valori della nostra civiltà".

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