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Cronaca Roncofreddo

Frana di Montecodruzzo: in arrivo 600mila euro per il primo stralcio dei lavori

La conferma arriva dall’assessore alla Difesa del suolo della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, in visita sabato a Roncofreddo dove, insieme al ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha ricevuto la cittadinanza onoraria

In arrivo 600 mila euro per il primo stralcio dei lavori di consolidamento della frana e la messa in sicurezza dell’abitato di Montecodruzzo nel Comune di Roncofreddo. Già in corso anche interventi di rafforzamento della Torre civica comunale che ospita apparati radio di trasmissione per la Protezione civile. Lo prevede l'intesa sottoscritta da Regione Emilia-Romagna, Comune di Roncofreddo e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. A progettare e seguire le opere, il Servizio Area Romagna dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. La conferma arriva dall’assessore alla Difesa del suolo della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, in visita sabato a Roncofreddo dove, insieme al ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha ricevuto la cittadinanza onoraria. La cerimonia si è svolta nella sala del Consiglio comunale alla presenza di cittadini e istituzioni. 

"Entro l'autunno aprirà un cantiere importante, nell'ambito dell'Accordo di programma sulla sicurezza territoriale tra Regione e Ministero dell'ambiente che punta a mettere al centro la sicurezza del territorio all'insegna della prevenzione", afferma l'assessore Gazzolo. "I lavori che partiranno si uniscono ad altri 16 interventi a Roncofreddo finanziati dalla Regione nel corso di questo mandato con un milione 300mila euro: una serie di opere dell'investimento totale di quasi due milioni destinata nel prossimo futuro ad ampliarsi, anche grazie alle nuove risorse che il Governo si è impegnato a rendere disponibili e che ci permetteranno di mettere in sicurezza la strada Badia-S. Paola".

I lavori di consolidamento del versante - programmati all’interno del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico - partiranno entro l'anno e riguarderanno il rafforzamento della scarpata in frana. Consentiranno di proteggere dall’erosione, rafforzare il substrato roccioso fratturato e regolare la portata delle acque reflue e piovane al di fuori della zona in dissesto. Prima dell'autunno sarà inoltre ultimata la messa in sicurezza della Torre civica, di proprietà del Comune e tutelata dalla Soprintendenza archeologica, delle belle arti e del paesaggio. Con un investimento di 50 mila euro si stanno consolidando le murature maggiormente lesionate e si sta realizzando un cordolo, alla base, per bloccare il processo di scalzamento delle fondazioni.

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