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Cronaca Bagno di Romagna

Vaccino Covid, il sindaco di Bagno: "Metà degli operatori della casa di riposo lo rifiuta". A Cesena dice no il 20%

"Stiamo monitorando la situazione al fine di valutare il dovere istituzionale di intraprendere azioni a tutela della struttura e del suo funzionamento"

Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini fornisce un aggiornamento sulla situazione dei contagi nel comune non nascondendo la sua preoccupazione. "C'è stato un brusco peggioramento negli ultimi giorni - osserva il sindaco - durante i quali i casi positivi sono raddoppiati, raggiungendo il numero più elevato da quando è iniziata la pandemia. Nelle ultime settimane mi sono astenuto da richiami o sollecitazioni particolari, nella convinzione che tutti ormai conosciamo le precauzioni da adottare nella vita quotidiana e siamo altrettanto attenti ad applicarle con scrupolo e responsabilità, con la consapevolezza che si tratta di atteggiamenti necessari ed indispensabili per superare questo momento particolarmente sensibile e assolutamente delicato. Non possiamo permetterci proprio ora, infatti, un allentamento della tensione, che vanificherebbe ogni sforzo di questo lungo periodo di restrizioni, con rischi per la salute, danni per lavoro e per l'economia".

"I numeri, tuttavia, - prosegue Baccini - dimostrano che qualcosa non sta andando in questa direzione e, pertanto, mi trovo nuovamente costretto a richiamare tutta la nostra Comunità a riprendere quel rigore, quella seria responsabilità e quel doveroso rispetto di cui siamo stati capaci nei mesi scorsi. Ad oggi, infatti,questa è la situazione: 40 sono i casi di positività, in aumento di ben 19 casi dalla monitoraggio precedente. 3 continuano ad essere le persone ricoverate. 24 sono le persone in isolamento, per un totale di 64 persone isolate".   

Poi il punto sulla situazione Vaccini anti Covid mettendo in luce il caso che riguarda gli operatori della casa di riposo Camilla Spighi. "Anche nel nostro territorio è iniziata la somministrazione dei Vaccini Covid al personale sanitario dell'Ospedale Angioloni ed agli operatori della Casa Protetta Camilla Spighi, due luoghi maggiormente sensibili per le conseguenze del rischio di diffusione del contagio, che potrebbero avere effetti negativi su pazienti ed ospiti, ma anche sul funzionamento delle strutture. All'Ospedale Angioloni si registra un consenso unanime degli operatori a sottoporsi al vaccino, la cui somministrazione verrà completata nei prossimi giorni. Minor adesione invece viene registrata alla Casa Protetta Camilla Spighi, in cui la metà degli operatori hanno deciso di non voler sottoporsi per ora al vaccino, la cui prima somministrazione è prevista per oggi (martedì). Stiamo monitorando la situazione al fine di valutare il dovere istituzionale di intraprendere azioni a tutela della struttura e del suo funzionamento".

"La campagna vaccinale - sottolinea il sindaco - è lo strumento scientifico che potrà permettere a tutta la popolazione di superare questa pandemia e, pertanto, pur dovendo rispettare le posizioni individuali, auspico che il senso di fiducia e responsabilità prevalga, al fine di mettere in sicurezza ciascuno di noi e tutti coloro che ci circondano".

Diversa la situazione a Cesena dove ci sono 12 strutture per anziani, alcune delle quali non sono state ancora contattate, ma la percentuale di operatori che rifiuta il vaccino si aggira intorno al 20%. Il dato è provvisorio ma già indicativo, in alcune strutture come il Nuovo Roverella la percentuale di adesione è anche superiore all'80%.

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