Dopo il rimprovero del prof buca le gomme dell'auto, studente sospeso ma sanzione mitigata
L'istituto professionale Comandini di Cesena è stato teatro di un atto vandalico ai danni di un insegnante, commesso da uno studente che pagherà le conseguenze del gesto
Un rimprovero indigesto ha fatto scattare la miccia per bucare le gomme della macchina del prof, a quanto pare sbagliando anche bersaglio dando un risvolto un po' comico ad una vicenda sintomatica del disagio giovanile tra i banchi di scuola. Quasi una scena da commedia Anni '70 con la prof che trova la macchina con le gomme a terra per colpa del 'Pierino' di turno.
A prendersi la scena l'istituto professionale Comandini di Cesena che è stato teatro di un atto vandalico ai danni di un insegnante, commesso da uno studente che pagherà le conseguenze del gesto, l'alunno è stato infatti sospeso fino al termine dell'anno scolastico in corso, anche se da gennaio in poi avrà l'obbligo di frequenza e potrà evitare di perdere l'anno. Una 'vendetta' consumata nel parcheggio della scuola, dove l'alunno munito di punteruolo, ha deciso di bucare le gomme della macchina per il rimbrotto che non è andato proprio giù al ragazzo. Per il periodo di sospensione l'alunno dovrà anche fare volontariato. La famiglia ha fatto ricorso all'organo di garanzia interno della scuola che ha mitigato la 'pena' visto che il ragazzo senza poter frequentare avrebbe automaticamente perso l'anno. A partire dall'inizio del secondo quadrimestre sarà reintegrato in classe. Accolto il ricorso della famiglia del ragazzo rispetto ad una 'pena' più severa decida dal consiglio di istituto.
Lo studente é stato sospeso dal Consiglio di Istituto del Comandini lo scorso 25 ottobre fino al termine delle attività didattiche. La scuola ha valutato positivamente l'immediata disponibilità della famiglia a risarcire il danno all'insegnante, che non ha mostrato l'intenzione di sporgere querela, non dando un ulteriore seguito all'episodio. Nel bilanciamento degli interessi in gioco la scuola ha apprezzato la 'confessione' immediata del ragazzo, che avrà sicuramente il tempo di riflettere sull'errore.
Un episodio sicuramente sintomatico della fase difficile affrontata dai giovani che si riverbera inevitabilmente anche sui banchi di scuola, tra 'depressione' post Covid, bullismo e forme varie di disagio adolescenziale. Rappresentativo del contesto il fatto che pare che il ragazzo "abbia agito in seguito al consiglio malevolo di altri suoi compagni". Doppia beffa per l'insegnante che oltre al danno (non sporgerà querela), non era in realtà l'obiettivo dellla vendetta dell'alunno.