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Cronaca

Polverone su Zuccatelli, il ministro lo difende: "Un video rubato". Ma il M5S calabrese chiede la revoca

"Quel video è del tutto inappropriato, il commissario Zuccatelli si è scusato e ha indicato come l'utilizzo della mascherina sia decisivo"

Un "polverone" si è abbattuto su Giuseppe Zuccatelli, ex consigliere comunale a Cesena, fresco di nomina come commissario ad acta della sanità calabrese, in una fase sicuramente non facile per il sistema sanitario della regione. Nominato in fretta e furia per sostituire il dimissionario Cotticelli, Zuccatelli è finito nell'occhio del ciclone per un video "carpito" e diventato virale sul web in cui in modo colorito dice che le mascherine non servono: "Se fossi positivo, per contagiarti devi baciarmi per 15 minuti". Subito l'ex consigliere comunale cesenate, nella seconda legislatura Lucchi, ha spento le polemiche chiarendo che "le mascherine sono parte fondamentale della strategia di contrasto al Covid".

 E arriva anche la difesa d'ufficio del ministro della Salute Roberto Speranza: "Quel video è del tutto inappropriato, il commissario Zuccatelli si è scusato e ha indicato come l'utilizzo della mascherina sia decisivo" nella lotta al Covid. "Trent'anni di carriera non si possono cancellare per un video rubato". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a 'in mezz'ora in piu'" su Rai Tre a proposito del neo commissario alla sanità della Regione Calabria, Giuseppe Zuccatelli. 

"Dobbiamo far ripartire la sanità calabrese - ha proseguito - il decreto varato mercoledì è lo strumento perché possa ricominciare a camminare, questo per noi è un impegno assoluto”. Il decreto Calabria “è il nodo di svolta”, ha insistito, “più risorse, più poteri per poterle spendere e più capacità di affrontare i nodi veri che li ci sono”.

Ma il M5S calabrese chiede la revoca

Ma il M5S calabrese prende le distanze e chiede la revoca di Zuccatelli. "Dopo un sofferto confronto istituzionale durato un'intera giornata, a seguito della bufera che ha travolto il generale Saverio Cotticelli, non possiamo che prendere le distanze dalla nomina di Giuseppe Zuccatelli come commissario straordinario della sanità calabrese che ha creato grande imbarazzo tra noi portavoce del Movimento 5 Stelle". E' quanto si legge in una nota che porta la firma dell'europarlamentare, dei parlamentari e dei consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle: Granato, Auddino, Abate, Scutellà, Barbuto, Sapia, Melicchio, Corrado, Ferrara, Marasco, Giorno, Anselmo, Santoro, Gioè, che definiscono la nomina di Zuccatelli "inopportuna" e "un'inaccettabile beffa per i cittadini" e auspicano che il ministro alla Salute Roberto Speranza ed il premier Giuseppe Conte "accolgano la nostra proposta di revoca della nomina di Zuccatelli con effetto immediato".

Forza Italia: "Nomina indifendibile"

"Le surreali esternazioni postume del commissario uscente, unite a quelle del commissario appena nominato, delineano un quadro che definire imbarazzante e' un eufemismo: il primo sostiene di aver fatto il piano sanitario per la Calabria ma di averlo dimenticato durante l'intervista, l'altro compare sui social con sortite negazioniste che derubricare a gaffes e' un esercizio pietoso".  Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

"Siamo di fronte in tutta evidenza a nomine non solo inspiegabili, ma soprattutto indifendibili, di cui il governo deve rispondere subito in Parlamento. Per questo il gruppo di Forza Italia al Senato ha presentato un'interrogazione urgente in cui si ricorda che la sanita' calabrese e' commissariata da ben 12 anni con risultati disastrosi sia in termini di bilancio che di inadeguatezza dei presidi ospedalieri, per cui sono stati negati i livelli essenziali di assistenza ai cittadini calabresi che ora hanno dovuto subire senza colpe un nuovo lockdown. Chiediamo dunque al governo di rivedere la nomina a commissario del dottor Zuccatelli e di creare le condizioni perche' la responsabilita' di gestire la sanita' calabrese torni in capo alla Regione".

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