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Cronaca

Morto sul lavoro, i sindacati: "Manca una cultura della sicurezza. In provincia 634 denunce per infortuni in 2 mesi"

"Ancora una volta come sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil del territorio cesenate, siamo costretti a vivere un'altra tragedia"

"Ancora una volta come sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil del territorio cesenate, siamo costretti a vivere un'altra tragedia. Si tratta dell'ennesima vittima sul lavoro. Ancora una volta si è verificato l'evento che nessuno di noi vorrebbe accadesse: morire svolgendo uno dei diritti fondamentali della nostra carta costituzionale, che è il lavoro. Lavorare è necessario per vivere, dovrebbe esserlo altrettanto la garanzia all'incolumità per tutti coloro che devono soddisfare questa necessità. Purtroppo non è così oggi come non lo è stato in passato, paghiamo ancora la mancanza di una cultura generale della sicurezza a tutti i livelli".  I segretari Confederali Cgil Cesena Silla Bucci, Cisl Romagna Francesco Marinelli e Uil Cesena Marcello Borghetti, intervengono a poche ore di distanza dalla tragedia accaduta nello stabilimento Hera di Pievesestina, dove un 60enne ha perso la vita travolto dal materiale che stava scaricando.

Questi i dati diffusi dai sindacati: "Nei soli primi due mesi del 2022 le denunce per infortunio sul lavoro presentate sono 634 di cui 2 mortali (dati Open Data Inail) nella provincia di Forlì Cesena. Non si può più aspettare bisogna ricostruire una cultura della sicurezza che dovrebbe essere la base dalla quale partire, una comune percezione di certi valori come fondanti non negoziabili e quindi assunti come punto di riferimento per qualsiasi attività svolta in ambito lavorativo. Mentre oggi purtroppo troppo spesso le norme a tutela della salute e sicurezza vengono considerate inutili orpelli, lussi che non ci può permettere o quando va molto bene niente di più che fastidiosi intralci alla produttività".

"Da troppo tempo - incalzano Borghetti, Bucci e Marinelli - mancano controlli continui e selettivi nelle aziende, per carenze di organico e di risorse. Auspichiamo quindi che nel breve periodo ci sia il tanto promesso aumento degli ispettori del lavoro e l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro".

I segretari di Confederali Cgil Cesena Silla Bucci, Cisl Romagna Francesco Marinelli e Uil Cesena Marcello Borghetti, "esprimono pubblicamente il cordoglio e la propria vicinanza ai familiari dell’ennesima vittima del lavoro, in attesa di comprendere, dagli organi competenti, le cause di questo incidente mortale, denunciano l’insopportabile strage infinita di morti sul lavoro, una tragedia nazionale dove non basta più indignarsi, perché il tema vero è una netta presa di coscienza nazionale per una energica azione di prevenzione, con applicazione severa delle prescrizioni, dei dispositivi di sicurezza e della formazione per garantire la sicurezza".

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