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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, stabile la situazione nel Cesenate: un nuovo contagio a Forlì

Complessivamente ci sono 601 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi

Sono 17 i casi di positività al coronavirus nella provincia di Forlì-Cesena, dodici nel Forlivese e cinque nel Cesenate. Il nuovo caso è stato riscontrato a Forlì e ricorda una persona di 77 anni. In città sono tre i positivi dopo quelli riscontrati sabato, due uomini di 53 e 54 anni. A questi si aggiungono i cinque di Bertinoro ed i quattro di Predappio. Quelli di Bertinoro sono riconducibili alla "paziente 1". Domenica è risultata positiva la terza delle sorelle e trasportata al reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dove già si trovano le sue due sorelle e il marito della seconda. Il quarto caso emerso sabato (il nipote della prima contagiata e figlio della coppia) si trova ancora in isolamento nela sua abitazione. Per quanto riguarda Predappio, è ricoverato in Rianimazione il 52enne, mentre la moglie e le due figlie sono in isolamento in casa.

 "L'emergenza non è terminata e non sappiamo quando terminerà - ha evidenziato nella videoconferenza stampa sulla pagina Facebook della Regione Emilia Romagna e alla quale ha partecipato anche il governatore Stefano Bonaccini -. Non prendete sotto gamba le indicazioni della comunità scientifica". Anche  il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, ha sottolineato l'importanza degli spostamenti limitati, necessari solo per recarsi al lavoro o per fare spese. "Il più possibile si stia a casa e ci si sposti poco", è l'invito di Bonaccini e Venturi. "Ce la faremo sicuramente, come questa terra ha dimostrato in tanti casa", è il messaggio di Bonaccini.

Il bollettino dalla Regione

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.386 i casi di positività al Coronavirus, 206 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 4.344 a 4.607 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente ci sono 601 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 90 (15 in più rispetto a ieri). E salgono a 30 (ieri erano 27) le guarigioni, 29 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1 dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 56 a 70: 14, quindi, quelli nuovi, che riguardano 5 donne e 9 uomini, tra cui un cittadino lombardo; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 4 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 602 (74 in più rispetto a ieri), Parma 279 (3 in più), 164 Rimini (51 in più), Modena 116 (19 in più), Reggio Emilia 103 (33 in più), Bologna 80, di cui 35 del circondario imolese (complessivamente 18in più, di cui 8 del circondario imolese), Forlì-Cesena 16 (di cui 11 Forlì e 5 Cesena, complessivamente 1 in più relativo a Forlì),  Ravenna 19 (6 in più), Ferrara 7 (1 in più rispetto a ieri).
Punti triage negli ospedali.

I punti triage allestiti dalla Protezione civile regionale davanti alle strutture ospedaliere per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari sono complessivamente 17. Oggi viene montato un punto triage tenda a Cento. Nel dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città); 3 a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo); 3 a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla); 5 a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118); 1 a Imola (Bo); 1 Repubblica di San Marino; 1 davanti a Ospedale Santissima Annunziata di Cento (Fe).  

Struttura per la quarantena

È stato completato dalla scorsa settimana l’allestimento di una struttura campale esterna (con funzione di servizi e spogliatoi) che servirà come base logistica per chi dovrà operare nella gestione delle palazzine messe a disposizione presso la base dell’aeronautica militare di San Polo di Podenzano (Pc): queste ultime sono spazi destinati a ospitare le persone del Nord Italia che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio.

Carceri ed istituti penitenziari

Nell’ambito delle esigenze segnalate da carceri e strutture penitenziarie, le richieste di intervento sono pervenute da 10 istituti penitenziari della regione.  Oggi viene montato un modulo abitativo per filtrare gli ingressi davanti al carcere di Ferrara.

Per ora sono stati montati ad opera dei volontari di protezione civile: 1 modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 tenda davanti alla casa circondariale di Modena, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi. Qui sono state consegnate d’urgenza anche un ambulatorio mobile della Pubblica Assistenza di Soliera e due Presidi Medici Avanzati messi a disposizione da Croce Rossa Italiana e Anpas per sostituire gli ambulatori medici presenti all’interno della struttura carceraria e danneggiati dai detenuti. Consegnate anche altre attrezzature, come un paio di torri faro a seguito di problemi di alimentazione elettrica dovute ai disordini; 1 tenda con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi, davanti alla casa circondariale di Castelfranco Emilia (Mo); 1 modulo abitativo con funzione di smistamento persone all’ingresso davanti al carcere di Ferrara. Sono alle fasi di sopralluogo gli allestimenti davanti alle carceri di Piacenza e Reggio Emilia. Le tende vengono fornite dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Dalla scorsa settimana è presente un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti.

Dispositivi di protezione individuale

Tra sabato e domenica sono giunti in Emilia-Romagna nuovi dispositivi di protezione individuale dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. In totale le mascherine (del tipo ffp2) pervenute dall’inizio dell’emergenza sono 47.160, gli occhiali antigraffio 6.800. Tutto il materiale viene consegnato al deposito sanitario di Reggio Emilia, da cui viene distribuito secondo i criteri prefissati, ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario.

Volontari

Nella giornata odierna i volontari al lavoro in Emilia-Romagna per attività legate all’emergenza Coronavirus sono 84. Si stanno occupando prevalentemente di sopralluoghi ed allestimenti: del triage davanti all’ospedale di Cento, del montaggio davanti alle carceri. La distribuzione dei volontari ne vede 8 di Anpas, 4 di CRI, 4 impegnati a Ferrara, 24 a Modena, 2 a Parma, 14 a Piacenza, 12 a Ravenna, 14 a Reggio Emilia, 2 a Rimini.

Dall’inizio dell’emergenza fino ad oggi si sono sommate 677 presenze giornaliere dei volontari.

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