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Sabato, 25 Marzo 2023
Cronaca Verghereto

Concerto di Manu Chao, polemica del Wwf: "Scelta una 'bella cornice' senza pensare all'impatto acustico e ambientale"

Dopo il concerto a Verghereto non manca una polemica dai risvolti ambientali rilanciata dal WWF Forlì-Cesena, attraverso il Presidente Alberto Conti

Il concerto di Manu Chao che si è tenuto giovedì 5 agosto alla Cella di S. Alberico (Verghereto), è andato in archivio con un ottimo riscontro di pubblico, tanti gli appassionati che hanno raggiunto l'alta Valle del Savio per godersi l'evento in una cornice suggestiva. Ma non manca una polemica dai risvolti ambientali rilanciata dal WWF Forlì-Cesena, attraverso il Presidente Alberto Conti, che ha scritto una lettera aperta all'Unione Valle Savio.

Diverse le osservazione critiche per il concerto che si è tenuto "in un contesto forestale d’Abieti-Fagetum di prim’ordine, ovvero in una ZSC (Zona Speciale di Conservazione) caratterizzata dalla presenza di almeno 4 habitat prioritari d’interesse comunitario, il WWF Forlì-Cesena dopo aver preventivamente sconsigliato agli organizzatori la scelta del sito (suggerendo in alternativa le aree appositamente attrezzate della vicina località Le Balze), affidandosi anche alla Valutazione dell’ufficio competente della Regione sull’Incidenza ambientale dell’ evento, che tuttavia, non è stata resa nota, preso atto dunque che il concerto s’è quindi tenuto dove previsto, i volontari dell’Associazione si sono allora adoperati nel rilevare direttamente sul posto gli effetti di tale manifestazione sull’ambiente in questione".

"Premettiamo che - sottolinea Conti - pur volendo qualcuno associare il concerto a celebrazioni di dantesca memoria, è apparso evidente che con Dante e la spiritualità del luogo questo evento non abbia avuto alcuna attinenza. Si è potuto facilmente rilevare che nonostante le rassicurazioni date dall’organizzazione, che affermava si trattasse solo di “musica acustica”, in realtà a causa dell’amplificazione questa ha avuto una considerevole emissione a largo raggio , rilevata pure dalle vette soprastanti, e s’é diffusa su tutta la fascia forestale circostante; fascia forestale che annovera peraltro nidificazioni di specie ornitiche rigorosamente protette le quali  utilizzano pure l’area occupata dal concerto per le proprie necessità alimentari.  Evidenziamo che un impatto di tal genere “estraneo e improvviso” può avere ripercussioni più elevate di quanto si possa immaginare in habitat naturali “molto sensibili”, non solo per gli uccelli, ma anche per tante altre specie animali che utilizzano l’area per le proprie esigenze, tanto più se causato pure in periodi estivi, come questo, d’intensa attività biologica".

"In aggiunta, s’è anche constatata una cospicua presenza di mezzi di servizio, anche pesanti, che hanno circolato sui campi e sulla stradella d’ accesso, inadeguata a tali transiti.  Pare inoltre che l’apertura di un varco realizzato nella recinzione per l’accesso dei mezzi nel campo, abbia pure comportato il taglio di alcune piante, e questo vorremmo fosse accertato dai Carabinieri Forestali. Pur avendo rilevato infine una buona pulizia post concerto dell’area utilizzata, tuttavia e come temuto, s’è riscontrato il rilascio sul terreno di numerosi mozziconi di sigaretta. Si tratta di rifiuti troppo spesso trascurati, ma fortemente inquinanti i quali, tramite disgregazione e dilavamento da pioggia, possono contaminare oltre al terreno, anche le acque. Ricordiamo che poco più a valle del campo utilizzato dal concerto c’é un limpidissimo ruscello, che rappresenta uno degli habitat di Rete Natura più preziosi, oltre che il toponimo di maggior interesse storico di questa zona (“inter ambas Paras”)".

Poi la riflessione finale: "Pensiamo che l’utilizzo egoistico di siti di grande valore naturalistico da usare come “bella cornice”, per l’organizzazione di eventi, non abbia nulla a che fare con la riqualificazione delle finalità e delle peculiarità ambientali intrinseche di tali siti e nemmeno abbia compatibilità con le norme e le misure di conservazione previste da Rete Natura 2000. Si chiede pertanto alle stesse amministrazioni coinvolte e agli organizzatori di eventi di soprassedere dall’organizzazione di nuovi eventuali concerti nella area tutelata della Cella di S. Alberico".

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