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Meno barriere, più ascensori: in arrivo oltre un milione di euro per finanziare gli interventi nelle case

Lo annuncia il consigliere regionale Lia Montalti a seguito dell’approvazione da parte della Giunta della ripartizione della prima parte dei 29 milioni di euro concessi dal ministero

"Garantire piena autonomia e dignità delle persone disabili è un principio di civiltà fondamentale su cui si basano le politiche sociali della Regione Emilia-Romagna". A dirlo è il consigliere regionale Lia Montalti a seguito dell’approvazione da parte della Giunta della ripartizione della prima parte dei 29 milioni di euro concessi dal ministero, in tre anni, all'Emilia-Romagna. "Meno barriere architettoniche e più ascensori nelle case dell’Emilia-Romagna, ma anche porte più larghe e bagni più ampi - spiega Montalti -. La Regione vuole dare un aiuto concreto a chi rischia di vivere isolato, magari perché disabile o troppo anziano per fare le scale. Oltre 15 milioni di euro verranno destinati ai Comuni ed Unioni per finanziare, nel 2018, i lavori edilizi di abbattimento delle barriere architettoniche negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini".

La ripartizione dei contributi su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini si suddivide in risorse derivate dal Fondo nazionale, che è stato rifinanziato dopo 14 anni di stop; e quelle stanziate annualmente dalla Regione attraverso lo specifico Fondo regionale, istituito nel 2014 proprio per supplire alla mancanza di contributi statali. "Con le risorse statali, dunque, dopo molti anni i Comuni potranno far fronte, almeno in parte, alle oltre 9 mila richieste dei cittadini disabili ancora ferme nelle graduatorie comunali, dando precedenza alle situazioni di maggiore gravità. Grazie ai contributi della Regione, invece, potrà ripartire lo scorrimento della graduatoria regionale. Nella Provincia di Forlì-Cesena arriveranno 240mila euro dal Fondo regionale e 1milione e 100 mila euro dal Fondo nazionale - prosegue la Consigliera -. Tra le opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche domestiche, quindi in abitazioni o nelle parti comuni degli edifici di residenza, sono finanziabili: l’installazione di montascale, pedane elevatrici, ascensori; adattamento dei servizi igienici; allargamento delle porte; predisposizione di videocitofoni e sistemi di automazione per porte e cancelli".

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