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Pane, olio e fantasia

Pane, olio e fantasia

A cura di Elisabetta Boninsegna

La sapete l'ultima? Hanno inventato la vera piadina cinese

Storie dell'altro mondo. In un locale torinese si cucina una specie di sfoglia con un uovo ripiena con varie verdure e viene chiamata come la nostra "pida". E i romagnoli cosa fanno?...

Bisogna ammettere che i cinesi sono bravissimi a "cinesizzare" il mondo. 
Negli anni, sfruttando le doti del camaleonte, hanno copiato il copiabile. Sono stati capaci di adattarlo a ogni situazione, l'hanno cambiato a loro piacimento, a volte reinterpretandolo ma sempre rivendendolo al mondo intero. Nonostante abbiano una cucina tradizionale molto ricca hanno agito così anche nel cibo. E' capitato, infatti, che qualche cinese, forte della somiglianza fisica con i giapponesi, abbia aperto un ristorante sushi. E ora l'ultima novità è quella della piadina. Sì avete capito bene: la tradizionale piadina romagnola. E se per un italiano pronunciare questa parola può anche non significare molto, per un romagnolo si apre un mondo. Ma soprattutto sono guai per chi la nomina invano o, peggio ancora, per appropriarsene. Un amico l'altro giorno mi ha postato una foto scattata da lui davanti a un locale cinese di Torino. C'era un cartello con una scritta inquietante: "vera piadina cinese direttamente da Pechino". "Forse volevano scrivere pane?" - mi sono detta. Sì perché anche i cinesi ogni tanto mangiano il pane. Poco ma ce l'hanno. Si chiama mantou, è cotto al vapore, altissimo e con molta mollica. Ma no, non è così. Nel locale non parlano di quello. Andando a curiosare nel loro sito ho visto che cucinano una sorta di schiacciatina o sfoglia con uovo, riempita e avvolta con altri ingredienti che viene venduta come piadina. Ma chi è stato a Pechino sa benissimo che quella cosa lì sicuramente non si chiama piadina. Cos'è accaduto allora? Perché parlano di piadina? L'ipotesi più probabile è che dopo averla importata (ovvero copiata) dall'Occidente, averla riadattata e reinterpretata, l'hanno fatta diventare "vera piadina cinese" e ora ce la rivendono così. 
Allora da romagnola acquisita e appassionata di cibo mi dico: è vero, nel cibo accade spesso che si riadattino dei piatti, si rivisitino alla maniera propria interpretandoli, va bene tutto...ma se a un torinese "la vera piadina cinese" può far sorridere o incuriosire, a un romagnolo può solo far molto arrabbiare. 
Quindi vi prego cinesi di tutto il mondo, in nome delle arzdore romagnole che per anni e anni hanno impastato, tirato col mattarello e cotto sui testi quel fragrante e odoroso pane romagnolo chiamato pida, non nominate la piadina invano...

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