rotate-mobile
Pane, olio e fantasia

Pane, olio e fantasia

A cura di Elisabetta Boninsegna

L'osteria di una volta coi prodotti dei Presidi Slow Food

A Mercato Saraceno ha aperto Roba D'aMarti, dove tutto viene scelto e cucinato con un'attenzione particolare alle materie prime. Il tocco finale? La fantasia

Qui si mangiano solo prodotti scelti, rispettosi della coltivazione e del terreno in cui mettono radici, prodotti a prevalenza italiani e a chilometri zero.  "Del resto cosa ci manca in Italia?" domanda, in modo retorico, Martina Masioli che qualche settimana fa, dopo un lungo e accurato lavoro di ricerca delle aziende a cui affidarsi, ha aperto "Roba D'aMarti"  un'osteria molto speciale a Mercato Saraceno (Largo Fiume 1/G). Già il nome parla da solo. "Ho lavorato nell'ambito fiscale ma la mia passione principale, da sempre, è stata l'alimentazione, la gastronomia, le cose belle e buone che si possono mangiare o bere - spiega Martina - così ho fatto questa scelta un po' di rischiosa di aprire un locale a Mercato Saraceno. Non è semplice richiamare pubblico da fuori, bisogna che il cliente pensi che ne valga la pena. E io spero di farglielo pensare..."piatto due-2
Martina ha puntato molto sulle materie prime. La maggior parte dei suoi prodotti fanno parte di Presidi Slow Food o vengono comunque allevati o coltivati seguendo la filosofia di Slow Food. "I salumi che serviamo, per esempio - continua Martina - vengono da una piccola azienda di Umbertide dove il proprietario si occupa del mangime che dà ai suoi animali, li alleva, li macella e li stagiona. Insomma tutto in casa. E il risultato si sente tutto. Oppure le confetture che servo con i formaggi (tutti a latte crudo) sono della zona, i pomodori confit li faccio io, le giardiniere anche. Poi, ovviamente, ho voluto le acciughe del Cantabrico, nella mia cantina, oltre ai vini biodinamici e biologici, c'è uno champagne, tra l'altro di una piccola azienda che lavora molto bene, i cetriolini dell'Alto Adige, un Bleu della Loira, un formaggio unico, le olive ascolane di Nazzareno Migliori. 
I primi piatti (passatelli, gnocchi...) sono fatti a mano come del resto la piadina. "Faccio una piadina senza strutto ma con olio di oliva - spiega Martina - per non escludere i vegani. E' comunque buona e soffice. Solo un po' più leggera. Il pane, invece, lo compro dagli ottimi panifici di Mercato Saraceno".  
A Roba D'aMarti ci sono 36 posti a sedere e per adesso è aperto solo a cena. Qualche idea di menù? Zucchine ripiene, parmigiana di melanzane, insalate fredde di farro, passatelli con pesto di rucola, datterini, mandorle tostate e crumble di parmigiano delle vacche rosse, gnocchi di patate bio con pesto. Un mangiare casalingo, da osteria di una volta, ma con prodotti di prima qualità. E per finire anche il caffè da Roba D'aMarti è fattocon l'arabica del Guatemala, miscela rigorosamente presidio di Slow Food

Si parla di

L'osteria di una volta coi prodotti dei Presidi Slow Food

CesenaToday è in caricamento