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Organizzato da Casa Pound, incontro pubblico con Cesare Ferri

La locale sezione di CasaPound Italia annuncia così la conferenza di questo sabato, alla quale seguirà una cena sociale e il concerto degli Antica Tradizione

 “È Cesare Ferri l’ospite che inaugura i nostri incontri pubblici organizzati per questa estate. Autore di numerosi romanzi e saggi, scrittore inconsueto e uomo costantemente concentrato nell’analisi critica delle dinamiche che coinvolgono l’uomo d’oggi”. La locale sezione di CasaPound Italia annuncia così la conferenza di questo sabato, alla quale seguirà una cena sociale e il concerto degli Antica Tradizione. “Il senso di questo incontro - si legge nel comunicato - è quello di incontrare e far conoscere ai partecipanti, attraverso gli scritti e le testimonianze dell’autore, un senso più ampio del vivere. Uno stile affrancato dall’aspetto puramente utilitaristico, quindi borghese, dello spendere il tempo che abbiamo a disposizione per farlo piuttosto maturare in una costante ricerca del proprio miglioramento affinché si possa avere una visione più chiara su se stessi - ‘guardarsi dal di fuori, così da rendersi conto che ci si sta muovendo in un mondo privo di senso’ - e su quanto ci accade intorno".

Ed ancora: "Cesare Ferri non è un intellettuale da salotto, ma uomo impegnato fin da ragazzo nella vita politica e attiva. Giovane militante della ‘destra’ nella Milano dei primi anni settanta, protagonista di quella Piazza San Babila di cui si è scritto molto a sproposito e poco in maniera corretta. Tanto che uno dei testi più popolari del nostro ospite è appunto ‘Piazza San Babila. La nostra trincea’, opera che fa chiarezza su quegli anni e sui suoi protagonisti. In breve tempo, da giovanissimo, diventa oggetto di una persecuzione ideologica e giudiziaria che lo porterà, da innocente quale sarà poi riconosciuto, a trascorrere numerosi anni nelle carceri italiane. Mai domo. Riprenderà infatti l’impegno politico con il Fronte Nazionale, di cui sarà sostituto reggente, il sodalizio fondato da Franco Freda che previde nei primi anni 90 del secolo scorso quelle che sarebbero state, e lo vediamo ben oggi, le drammatiche conseguenze sociali, e non solo, dell’alluvione migratoria che incominciava allora ad infrangersi in Europa. E pure per questo suo ennesimo spendersi umanamente e politicamente fu coinvolto in una nuova repressione giudiziaria, che portò un’altra carcerazione e lo scioglimento del sodalizio con decreto ministeriale nel 2000. Ma Ferri non si ferma e riprende il suo percorso di soldato politico dando inizio ad un lavoro di scrittura che lo porta a trasporre, in 20 testi spesso redatti in forma romanzata, la sua visione di un mondo appunto ‘privo di senso perché sprofondato nel nichilismo per cui l’unica possibilità che rimane è diventarne consapevoli trasformando il nichilismo stesso da passivo in attivo’. Uno stile, una scrittura e un destino, quello della lotta: ‘l’esaltazione della volontà e il rifiuto della resa, di qualsiasi tipo di resa si tratti e dove non c’è la resa c’è la lotta’”. 

  “L’incontro con l’autore, che si terrà sabato alle 18:30 in Corte Dandini - conclude la nota - sarà introdotto da Antonio Barzanti, e affiancato da un intervento di Andrea Bonazza, dirigente nazionale di CasaPound. Al termine cena sociale e concerto degli Antica Tradizione. Appuntamento ‘fuori dal coro’ nel cuore della città”.

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