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Foreste Casentinesi, il candidato alla presidenza Rossetti: "Riappropriamoci dei valori del parco"

E' quanto si legge in una lettera diffusa da Fiorenzo Rossetti,  candidato a presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

"Nell’impasse politico in cui si è incuneata la procedura di nomina del nuovo Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, diverse Associazioni e tanti cittadini hanno pensato di promuovere la mia candidatura alla Presidenza, facendo leva su esperienza, preparazione, passione per i mio lavoro e per il territorio. Ne sono onorato e voglio ringraziare. Sono ben consapevole che, in realtà, il nome proposto dalle due Regioni interessate dall’area protetta sia quello del Presidente uscente, Luca Santini. E’ anche vero, tuttavia, che il Decreto di nomina tarda ad arrivare (il mandato è scaduto nell’agosto scorso) e che da più parti è stata espressa la necessità di ribaltare la situazione, andando aldilà dell’appartenenza politica, attribuendo l’incarico in base a le qualità delle persone e curriculum tecnici."

E' quanto si legge in una lettera diffusa agli organi di stampa da Fiorenzo Rossetti,  candidato a presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

"Ho conseguito una Laurea in Scienze Biologiche all’Università di Bologna e quasi vent’anni anni dei miei 49 li ho dedicati alla Pubblica Amministrazione, dal Servizio Ambiente della Provincia di Forlì-Cesena all’Agenzia di Protezione Civile, per arrivare alla Regione Emilia-Romagna e all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità-Romagna, che gestisce le aree protette regionali della Romagna e i siti di Rete Natura 2000 e che tuttora mi ospita come Funzionario responsabile del Centro di Educazione Ambientale, ma anche dell’attività di comunicazione e promozione del territorio, gestione della sentieristica, vigilanza, delle Guide del Parco e del volontariato ambientale, della progettazione europea e dei tirocini degli studenti provenienti da diverse Università Italiane. In ciascuno di questi Enti ho affiancato gli amministratori nell’indirizzo e attuazione di politiche per la montagna e per le aree naturali protette, compiendo altresì numerosissime campagne informative e attività educative. In particolare ho collaborato per diversi anni con il Parco nazionale (che conosco come le mie tasche), in sinergia con gli amministratori, il personale dipendente e l’ex Corpo Forestale dello Stato, realizzando numerosissime attività educative, che hanno intercettato scuole, insegnati, guide, ricercatori, e una parte del tessuto economico legato al turismo" ha detto Rossetti.

"Lo preciso perché, probabilmente, qualcuno si sarà chiesto “E questo chi è?”, nonostante l’attività di gestione del patrimonio naturalistico, promozione del territorio, educazione ambientale e divulgazione scientifica che svolgo da tanti anni sul campo (in natura e tra la gente), mi fatto avvicinare all’ambiente e alle realtà comunali del Parco nazionale tantissimi cittadini, che ogni giorno, da qualche tempo, di persona o sui social, mi invitano e spingono a dare la mia disponibilità all’incarico di Presidente. Nella giornata di venerdì 29 marzo, su invito dal Presidente facente funzione e Sindaco Marco Baccini (che ringrazio davvero tanto), sono stato chiamato a partecipare al Consiglio del Parco nella sede di Pratovecchio. Questa “chiamata”, che di fatto ha ufficializzato e riconosciuto la mia candidatura alla presidenza, mi ha dato la possibilità di presentarmi e condividere con i Consiglieri alcune delle motivazioni legate alla mia disponibilità a rivestire il ruolo di Presidente del Parco Nazionale. I Consiglieri presenti hanno ribadito che la scelta di riconferma del Presidente uscente Santini, è stata operata con un lungo lavoro di condivisione con molte delle componenti pubbliche e private interessate dal Parco. Malgrado la dichiarata difficoltà di pensare ad un nuovo simile percorso, i Consiglieri, alla luce del silenzio del Ministero e delle imminenti elezioni politiche comunali, hanno dato atto che vi è la concreta possibilità di rivedere la scelta del candidato Presidente del Parco da presentare al Ministero". 

"Con questa lettera - ha proseguito Rossetti - voglio rispondere alla “chiamata” dei tanti, confermando la mia disponibilità e il desiderio di impegnarmi per il Parco nazionale e di candidarmi al ruolo di Presidente. Nella mia visione di “Parco”, c'è il ritorno al dialogo con la gente, per far sì che i cittadini possano riappropriarsi dei valori di un parco, mettendo al centro la ricerca di un equilibrio tra conservazione della biodiversità e sviluppo delle componenti sociali ed economiche, sconfiggendo gli ancestrali atteggiamenti di divisione tra paesi, comuni e regioni. Si tratta di Parco “Nazionale”: in quanto tale deve uscire dai propri, ristretti, confini, in un’ottica di cultura diffusa della montagna, vicinanza ai cittadini, collaborazione ampia con gli altri Enti e realtà territoriali anche di pianura, al fine di creare una rete condivisa di conoscenze ed esperienze, pianificazione e organizzazione dei servizi e ricerca di risorse economiche". "Possa poi, chi ha a cuore questo Parco, vedere questa mia dichiarazione convinta di responsabilità, fatta con tutta l’umiltà che mi ha sempre contraddistinto, come una occasione (e non come un modo di apparire) per rompere i soliti schemi già visti e stimolare una nuova visione di gestione di un Parco, per la sua natura e per noi tutti" ha concluso Rossetti.

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