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Festa a Saiaccio, la parrocchia torna a vivere una volta l'anno

Dal decimo secolo nei documenti si parla di “Sagliaccio” e solo in termini recenti si è giunti all’attuale nome "Saiaccio"

Grande festa, domenica, a Saiaccio di Bagno di Romagna, dove alle 17.30 sarà celebrata la Messa. Dal decimo secolo nei documenti si parla di “Sagliaccio” e solo in termini recenti si è giunti all’attuale nome "Saiaccio". Riedificata la chiesa, costruita sulla costa del monte, a partire dal 1607 e consacrata nel 1620, venne gravemente danneggiata dal famoso terremoto del 1919 che distrusse molte chiese dell'Alto Savio e della zona di Poggio alla Lastra. L’attuale fu ricostruita nel 1923 per iniziativa del parroco don Attilio del Conte, acquistando 2 nuove campane dalla famosa ditta Bastanzetti di Arezzo. Ultimo parroco residente fu don Enea Scarpellini che vi andò nel 1949. Nel 1960, accorgendosi del vuoto attorno a sè, andò a risiedere a Mercato Saraceno per essere cappellano, pur continuando fino al 1973 ad essere parroco di Saiaccio recandovisi nei giorni festivi e al bisogno. Nel 1817 c’erano 19 famiglie e 105 persone, nel 1949 412 persone con 76 famiglie, nel 1959 37 famiglie con 165 persone. Nel 1987 81 persone con 21 famiglie. Ora la parrocchia è aggregata a Quarto e si celebra solo una volta all'anno, per questa festa appunto.

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