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Un borgo con poche decine di abitanti: la storia di Valbiano, che una volta all'anno celebra l'Annunciazione

Nel 1999 la chiesa viene restaurata completamente, interno ed esterno, e nel 2006 viene rifatto l’impianto elettrico. Gli abitanti sono sempre stati molto ridotti, nel 1833 sono solo 61, nel 1977 94, attualmente sono alcune decine

La chiesa di Valbiano, certamente conosciuta per essere la chiesa più vicina alla E 45 in tutta la sua estensione, nel comune di Sarsina, si ritrova domenica 26 marzo alle ore 16, unico appuntamento dell'anno, per celebrare la festa dell’Annunciazione, alla quale è dedicata la chiesa. Già esistente nel 950, più volte viene ricostruita fino all’ultima volta, nel 1924 dopo il famoso terremoto del 1919. A raccontarne la storia il parroco Don Daniele Bosi.

"La canonica è l’ultima verso la “bassa” ad essere costruita coi modi delle case di montagna e gli stipiti e architravi di porte e finestre di pietra serena. Più a valle non si usa - spiega -. Nel 1850 Valbiano e altre 15 parrocchie del Granducato passarono sotto la Diocesi di Modigliana. Quando vennero ricondotte alla diocesi sarsinate, nel 1908, diversi sacerdoti della diocesi di Modigliana, come don Piani, decisero di rimanere nelle loro parrocchie e incardinarsi a Sarsina. Questo parroco è da ricordare - secondo don Bosi - per il suo zelante impegno per la sua parrocchietta; era chiamato “il Papa di Valbiano”. Aveva dotato la sua chiesa di tantissimi e piacevoli arredi.
Proprio don Piani (visibile nella foto storica, deceduto poi nel 1948 e ancora sepolto nel piccolo cimitero ora abbandonato) nel 1930 decise di costruire un campanile a torre, mentre prima c’era un campaniletto a vela (che si intravede nella foto, poco prima della sua demolizione). Siccome non si disponeva dei fondi per costruire un campanile in muratura, si optò per la costruzione di una torre molto innovativa per l’epoca, formata da una struttura in ferro poi rivestita di eternit, quest’ultimo smantellato nel 2012. Sempre nel 1930 vengono acquistate 3 meravigliose campane dalla ditta, ancora esistente, De Poli di Vittorio Veneto, che sono le più ricche di ornamenti di tutta la diocesi (solo la campana media ha impresse su di sé ben 8 immagini e 140 parole)".

"Un bellissimo quadro dell’Annunciazione dai modi reniani, del sec.XVII, proveniente da Valbiano, è nel Museo Diocesano. Un’altra tela di Valbiano, la Madonna del Rosario del sec. XVII, è presso la chiesa di Bacciolino, nascosta sotto una moderna immagine. Nell’altar maggiore si trova un piccolo dipinto con Madonna a mezza figura e Bimbo, di Lorenzo Urbinati del XVIII secolo - ricostruisce il parroco -.Nel 1999 la chiesa venne restaurata completamente, interno ed esterno, e nel 2006 venne rifatto l’impianto elettrico. Gli abitanti sono sempre stati molto ridotti, nel 1833 sono solo 61, nel 1977 94, attualmente sono alcune decine. Nel 1967 è inglobato a Valbiano anche il territorio di Ruscello dopo l’esodo totale della popolazione. La messa festiva a Valbiano è stata sospesa dalla Pasqua del 2008, dopo la fine del servizio, per motivi d’età di don Renato Castellani e per la scarsità, a volte totale assenza, dei fedeli. Fu don Castellani l’ultimo parroco per 50 anni, dal 1958 al 2008 (residente fino al 1972)", conclude Bosi. 

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