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Gattile al collasso, troppi mici: "Tanti scaricati da noi o abbandonati dopo il lockdown. Lunedì ci siamo trovati 21 cuccioli gettati dall'esterno"

Situazione critica al gattile di Cesena. La popolazione dei gatti, dopo questi due anni di covid, è aumentata incredibilmente e, come accade spesso dopo l'estate, si ritrova con un numero di ospiti maggiore di quello fissato

Situazione critica al gattile di Cesena. La popolazione dei gatti, dopo questi due anni di covid, è aumentata incredibilmente e, come accade spesso dopo l'estate, si ritrova con un numero di ospiti maggiore di quello fissato. Ora sono circa 100 i gatti in più e di questi molti sono cuccioli. "Lo scorso fine settimana - spiega Francesca Falzaresi, responsabile del gattile di Cesena - avevamo ricevuto 5 cuccioli ma il lunedì ci siamo ritrovati con 21 cuccioli letteralmente gettati dall'esterno dentro alla nostra struttura. Hanno avvolto i piccoli nelle coperte e li hanno buttati di qua dallo steccato di tre metri, rischiando anche di fare loro del male. E' pazzesco questo tipo di comportamento. Così a fronte di una dozzina di adozioni fatta nel fine settimana al gattile sono entrati 26 cuccioli, è ovvio che non riusciamo a reggere il passo...".

Francesca vorrebbe sensibilizzare le persone che si ritrovano dei gatti randagi nel giardino a farli sterilizzare più velocemente possibile per limitare l'ulteriore espansione della popolazione felina. "Chi si ritrova un gattino abbandonato, e purtroppo dopo il covid capita con molta più frequenza, - spiega ancora Francesca - non deve solo dargli da mangiare ma deve chiamarci per provvedere alla sterilizzazione. E' molto importante. E mi riferisco non solo a Cesena ma soprattutto ai comuni come Mercato Saraceno, Sarsina, Sogliano, le zone un po' collinari in cui con più frequenza si pensa che i gatti debbano essere lasciati alla loro natura. Poi, ovviamente, ci ritroviamo con gatti morti, incidentati o colonie ammalate".

Il gattile ogni estate riceve 400 cuccioli circa, è un numero esorbitante anche perchè a gestire il gattile sono 5 volontarie fisse che operano 365 giorni all'anno e poi si alternano altre 10 volontarie: sempre troppo poche per gestire il grande numero di gatti.

Ma cos'è che ha fatto crescere il numero dei gatti abbandonati? "Secondo noi il covid ha fatto una grande parte - continua Francesca - Durante il lockdown, quando tutti stavano in casa, la gente ha pensato di adottare un cane o un gatto per avere compagnia. Poi, una volta tornati alla vita normale e alle ferie, hanno iniziato a vivere l'impegno di un animale come una prigione e se ne sono liberati. Alcuni li hanno portati da noi, dicendo che non riuscivano più a tenerli, che erano diventati allergici o altre giustificazioni. Altri ancora li hanno proprio abbandonati nei campi, nelle zone di campagna vicino alle case". Negli ultimi due anni, infatti, le rinunce alle adozioni sono aumentate di molto: sono state 40 contro, più o meno, la ventina degli altri anni.

In più, sempre secondo la responsabile del gattile, sarebbe importante che altri comuni del territorio provvedessero a costruire un gattile. Rimini, per esempio, non ce l'ha, e quindi molti cuccioli che arrivano al gattile di Cesena sono cuccioli trovati nel riminese, spacciati per locali. Anche zone come Cervia, Cesenatico o le colline dovrebbero avere strutture simili per dare più respiro al gattile di Cesena che è l'unica struttura autorizzata della provincia. Il numero di telefono 339 6274490 è attivo 24 ore su 24 anche perché le volontarie hanno anche il compito di recuperare i gatti incidentati. 

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