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Maxi-operazione della Guardia di Finanza su esplosivi, contrabbando e frodi fiscali

Si è ramificata anche nel territorio cesenate l'inchiesta della Guardia di Finanza di Livorno che ha smantellato una presunta associazione a delinquere. I reati contestati sono anche la detenzione di esplosivi ai fini di intimidazione, contrabbando di sigarette e diverse frodi fiscali. Sono 9 le misure di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, mentre sono in totale 27 i denunciati nei diversi filoni dell'inchiesta. Uno di questi è un uomo residente in un comune del cesenate, denunciato a piede libero, che alle prime luci del giorno ha ricevuto la perquisizione della Guardia di Finanza. L'inchiesta è nata a Livorno, lo scorso novembre, quando venne arrestato un uomo che trasportava degli ordigni esplosivi che, secondo le accuse, sarebbero serviti per una “vendetta” del viceprefetto dell'ufficio distaccato dell'isola d'Elba, che si considerava vittima di una truffa immobiliare e che sarebbero dovuti essere usati contro l'auto del supposto truffatore. Da quest'episodio ne è sorta anche un'inchiesta di natura fiscale e per altri reati che si è ramificata in tutt'Italia, tra cui appunto il Cesenate. Gli approfondimenti investigativi, spiega una nota delle fiamme gialle, "hanno consentito di rilevare l'attività illecita posta continuativamente in essere da un gruppo criminale per commettere frodi fiscali".

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