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Una frattura insanabile: contro Lugaresi una protesta a suon di striscioni

Mercoledì è andato in scena un nuovo consiglio d'amministrazione, con Lugaresi che ha riferito che all'appello mancano due milioni per il salvataggio

Mentre c'è un Cavalluccio in attesa di conoscere le proprie sorti, come funghi spuntano in città striscioni contro il presidente Giorgio Lugaresi. Compaiono in ogni angolo di Cesena. La frattura tra tifoseria e dirigenza pare insanabile, con la Curva mare che si è schierata dalla parte del sindaco Paolo Lucchi per la soluzione di una nuova società. Una protesta a suon di slogan con scritte a carattere cubitali.

Tappezzata la zona dello stadio, ma anche quella di Sant'Egidio e del sottopasso davanti al centro commerciale "Lungosavio". "Un anno senza calcio non lo vogliamo fare. Portate i libri in tribunale". Nel mirino resta comunque sempre il numero uno del club di Corso Sozzi: "Non importa la categoria, l'importante è che vai via". Firme anche dai club Cesena di Faenza e Lugo: "Cesena merita rispetto. Lugaresi vattene!". Ma c'è anche chi chiede al sindaco Lucchi "un progetto serio".

Mercoledì è andato in scena un nuovo consiglio d'amministrazione, con Lugaresi che ha riferito che all'appello mancano due milioni per il salvataggio. "Se quello che ci è stato garantito a parole dovesse concretizzarsi abbiamo buone possibilità di andare avanti", aveva dichiarato martedì pomeriggio il presidente a CesenaToday, riferendo inoltre che "una volta sistemate le cose me ne andrò dal ruolo di presidente. Questo è sicuro. Dopo aver avuto tutti contro, dai tifosi all'amministrazione, con questa città non ho più molto da spartire". Si attendono certezze. Il Cesena resta fermo al palo in attesa di sviluppi. Nel frattempo le altre squadre di B hanno cominciato a radunarsi.

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