Tre sberle dalla Lazio, il Cesena si lecca le ferite. Bisoli: "Non è tempo per deprimersi"
L'allenatore ha esaminato il match: "Nel primo tempo tutto sommato abbiamo chiuso bene gli spazi. La Lazio ha grande qualità soprattutto dal centrocampo in su, è una squadra costruita per arrivare in Europa".
Un ko che brucia. Soprattutto per la sterile prestazione offerta in campo. Il Cesena si lecca le ferite all'indomani del 3-0 rimediato all'Olimpico contro la Lazio. "Non mi ero esaltato col Parma e non mi deprimo ora - taglia corto mister Pierpaolo Bisoli -. Dobbiamo tracciare una linea e proseguire su quella". L'allenatore ha esaminato il match: "Nel primo tempo tutto sommato abbiamo chiuso bene gli spazi. La Lazio ha grande qualità soprattutto dal centrocampo in su, è una squadra costruita per arrivare in Europa".
"Abbiamo commesso delle ingenuità sui due gol - ha proseguito -. Eì mancata la chiusura sul secondo palo ma non butto la croce addosso agli esterni. In fase offensiva non siamo stati lucidi, la squadra è stata un po’ pigra nella costruzione di gioco. È mancato lo scarico anche se con Djuric sono migliorate le cose, siamo arrivati al cross allungando la squadra".
"Sulla carta il divario tecnico era evidente - ha osservato Emmanuel Cascione -. Sapevamo che le nostre armi erano l’aggressività e la compattezza, purtroppo non sono venute fuori. Siamo rimasti troppo bassi e abbiamo concesso il palleggio agli avversari. Nel secondo tempo siamo migliorati nel fraseggio ma non è stato sufficiente. Non facciamo drammi, ora occorre lavorare sui nostri difetti, eravamo troppo lunghi tra i reparti". "Potevamo fare meglio siamo stati sottotono e la Lazio è una grande squadra", ha dichiarato Antonio Mazzotta.
"Sul goal di Parolo sono arrivato con un attimo di ritardo - ha aggiunto -. Abbiamo concesso troppo campo. Sbagliando si impara, alle prossime gare non ci faremo trovare così. Ora pensiamo alla prossima sfida contro l’Empoli. Sarà importante guadagnare punti contro una diretta avversaria".