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Le palestre scalpitano, si parla del 25 ma con la mascherina: "Sotto sforzo è dura, non invoglierà i clienti"

Il ministro dello Sport Spadafora ha dato la speranza del 25 maggio per riaprire, ma si parla di obbligo di utilizzare guanti e mascherine

Il mondo del fitness scalpita, giustamente, visto che è uno dei pochi settori che non ha ancora una data certa per la riapertura. In realtà negli scorsi giorni il ministro dello sport Spadafora ha indicato una data, il 25 maggio. I gestori si sentono un po' "gli ultimi degli ultimi". Sabato scorso c'è anche stato un pittoresco blitz di Vittorio Sgarbi alla palestra "Energy" di Meldola: "Ci sono palestre chiuse come se fossero detentori di malattie, ma la misura della riapertura è una misura del buon senso, come fare un bagno in mare, passeggiare sulla spiaggia o nei parchi“, ha detto in un video il critico d'arte. 

Oltre alla sofferenza dei tanti italiani frequentatori delle palestre (si stima circa 5 milioni), c'è un comparto in ginocchio. Si calcola che in Italia a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, la perdita economica del settore delle palestre ammonti a circa un miliardo di euro (in 5 mesi) con oltre 200 mila posti di lavoro a rischio. Questo secondo i dati emersi dalla ricerca di Ifo (International Fitness Observatory).

C'è grande attesa per il protocollo di sicurezza, ancora in fase di elaborazione. Si parla di un accesso di persone limitato in base alla grandezza del locale. Ma anche di accesso su appuntamento per le palestre più piccole e contingentato per quelle più grandi.

Ufficiosamente, si parla di una distanza di 7 metri quadrati per ogni cliente, e dell'obbligo di utilizzare guanti e mascherine. Ma come sarà allenarsi con la mascherina? Potrebbe scoraggiare i frequentatori dei centri fitness?. E' scettica Samanta Zoffoli, titolare della palestra "Pole Art Dimension" di Gambettola: "Con la mascherina si fa fatica a respirare, quando si è sotto sforzo sarebbe opportuno prendere ossigeno normalmente. Sicuramente non invoglierebbe i clienti, cosiderando anche il caldo della stagione estiva". Ma è anche vero che c'è tanta voglia di ricominicare. Samanta insegna Pole dance e ha mantenuto i contatti con le allieve attraverso le lezioni online. "Vogliamo ripartite, aspettiamo il protocollo e ci adegueremo, questo potrebbe anche portare ad allenamenti meno intensi. I guanti? Ci metteremo anche quelli, ma va detto che il palo per la Pole dance è sempre igienizzato, bisognerà capire se i guanti permetteranno la presa. Dovranno essere soprattutto i clienti delle palestre ad adattarsi alle nuove regole".

Ovviamente, l’accesso sarà limitato alla sola fruizione delle attrezzature e degli spazi per gli esercizi fisici, mentre tutto ciò che riguarda reception o aree relax  dovrebbe restare chiuso o strettamente limitato. Anche per l’uso degli spogliatoi probabilmente sarà consigliato di arrivare in tuta o già cambiati per limitarne il più possibile l’utilizzo. Gli istruttori dovranno seguire gli sportivi a distanza di almeno due metri.

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