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L'atleta paralimpico Loris Cappanna in visita agli arbitri di Cesena

Lunedì sera la Sezione di Cesena ha avuto il piacere di ospitare l’atleta paralimpico Loris Cappanna

“Io non ho paura del buio”, questo è il motto con cui Loris Cappanna si è presentato agli arbitri cesenati. Lunedì sera la Sezione di Cesena ha avuto il piacere di ospitare l’atleta paralimpico Loris Cappanna, campione italiano di maratona e mezza maratona nella categoria T11 (non vedenti totali), il quale ha intrattenuto la platea di arbitri cesenati col racconto della sua vita e di come lo sport che attualmente pratica gli abbia offerto un’ancora di salvezza per rialzarsi da quel “buio profondo” in cui era piombato a causa delle drammatiche vicissitudini che la vita gli aveva riservato.

Il racconto di Loris parte da quella parte della vita antecedente alla malattia in cui egli conduceva un’esistenza tranquilla e serena. Nel 1997 si sposa e nel 2000 nasce la sua prima figlia, Giulia. Dopo qualche anno la sua vita subisce un cambiamento: gli viene diagnosticata una malattia congenita agli occhi, più precisamente il cheratocono bilaterale e viene sottoposto a trapianto di cornea in entrambi gli occhi. Ma quando tutto sembra evolversi in modo positivo, un successivo incidente domestico nell’ottobre 2005 compromette definitivamente la vista, portandolo alla cecità totale. Di lì a poco, complice anche la separazione dalla prima moglie, Loris piomba in un grave stato depressivo che lo porta a passare intere giornate chiuso in casa. La cecità lo conduce in una “gabbia oscura” dalla quale chiunque faticherebbe ad uscirne. Ogni azione della vita quotidiana, a partire dalle più banali, per Loris diventa un ostacolo insormontabile. Lo stato di isolamento sembra infinito, ma nel 2013 avviene la svolta: Loris infatti decide di riprendere per mano la sua vita quando viene a conoscenza dello svolgimento di maratone dedicate a chi, come lui, è affetto da disabilità.

Da quel momento, grazie anche alla nascita della sua seconda figlia, avuta con la nuova compagna, si riaccende la luce nell’esistenza di Loris. Iniziano le sue prime partecipazioni alle gare podistiche grazie anche ad amici che offrono il loro ausilio come “atleti guida” accompagnandolo e guidandolo durante la corsa. A poco a poco Loris inizia a partecipare a gare sempre più importanti fino a conquistare nel 2015 il titolo di campione italiano nella sua categoria e confermarsi negli anni successivi macinando inoltre una serie di record personali. Al di fuori dell’ambito sportivo, Cappanna e alcuni membri del suo team, fondano l’associazione “Non ho paura del buio” attraverso la quale si prefiggono l’obbiettivo di dare una mano e di far sì che si riaccenda la luce dentro a coloro che, attraversando una fase drammatica della propria vita credono che non vi sia possibilità di uscire da quel tunnel oscuro che la stessa ha riservato per loro. Il messaggio di Loris agli arbitri cesenati è stato particolarmente toccante e può essere riassunto nella frase che lui ama ripetere: “La disabilità è solo negli occhi di chi la guarda e giudica”. Egli è la dimostrazione che nella vita la parola “limite” non esiste per chi sa cogliere, anche negli ostacoli che ci trova ad affrontare, opportunità di riscatto. “Vivere la disabilità non come un peso ma come un’opportunità", questa è la lezione di Loris.

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