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Cuore Tigers, rimonta da cardiopalma: il Carisport resta inespugnato

Il primo vero e convinto assalto all’inviolabilità del Carisport viene dunque rintuzzato con una prova di carattere dopo un primo quarto che avrebbe messo ko chiunque

Da -16 a 3’45’’ dalla fine del primo quarto, con appena 4 punti segnati, al punto a punto per tutto il resto del match nel breve volgere di 10’ ed infine la vittoria, davanti ad un Carisport gremito e ribollente di passione. Questi sono i Tigers. Questa è Cesena. Il primo vero e convinto assalto all’inviolabilità del Carisport viene dunque rintuzzato con una prova di carattere dopo un primo quarto che avrebbe messo ko chiunque. Il ruggito del Carisport ha colpito ancora. Determinante, come sempre nei momenti di difficoltà, la difesa bianconera con Scanzi che al termine del primo tempo, pur non avendo mai tirato, è l’uomo con il +/- più alto di tutti: 15! Determinanti i canestri di un Frassineti da 19 punti che per importanza ne valgono almeno 40. Fondamentale la capacità di credere nei propri mezzi e quella coesione coach-giocatori che di Cesena un gruppo straordinario.

Arriva così la nona esaltante vittoria casalinga su 9 partite disputate nell’impianto cesenate e ora si pensa subito al derby di mercoledì sera alle 21:00 a Rimini. Il gruppo “Io tifo Tigers” sta già organizzando il pullman. Di Lorenzo parte con Papa, altra doppia doppia dopo la partita di sacrificio di domenica scorsa a Jesi, Battisti, Hajrovic, Frassineti e Planezio. Dopo meno di 3 minuti Fabriano è già 2-10 e Di Lorenzo è costretto al time out non tanto per il divario, quanto perché i marchigiani in attacco sono una macchina da guerra implacabile nonostante la buona difesa messa in campo dai Tigers. Chiappelli sbanda in difesa accumulando falli, Hajrovic non tiene Garri e quando il totem biancoblu numero 15 si vede l’area perfettamente intasata dalla Amadori, decide di colpire da fuori. Proprio 3 liberi di Garri danno il 2-13 a Fabriano a poco meno di 6’20’’ dal primo mini intervallo. La tripla di Radonjic invece scrive il 4 – 16 dopo il canestro di Battisti. Di Garri, di nuovo, il 4 – 20.

La Amadori è però squadra esperta e in questo campionato ha già dimostrato di saper soffrire. La reazione porta subito le firme di Chiappelli e Planezio che dall’arco mandano le squadre al primo mini riposo sul 12-22 ed un parziale aperto di 6-0. Brkic apre poi il secondo quarto e Chiappelli lo segue, da sotto, con Cesena che accorcia a -8, sotto la doppia cifra di svantaggio. I bianconeri ci sono. La morsa difensiva port Scanzi a recuperar palla nella propria area dopo la tripla di un incontenibile Radonjic, e dal contropiede nasce il canestro di Papa a 5’26’’ che vale il 22-30. Il recupero dei Tigers è lento ma inesorabile e, quando si accende Frassineti, si concretizza nel primo vantaggio cesenate, 37 – 36 a fine primo tempo. Del numero 10 romagnolo i canestri decisivi che portano 10 punti a Cesena in una manciata di minuti. Fondamentale la tripla di Papa a 3’05’’ per il -5.

Da manuale la seconda recuperata di Scanzi, che al termine di un furibondo coast to coast, tutto grinta e velocità, serve a Planezio la palla del 35-36 che esalta il Carisport. Al termine del primo tempo, Cesena guida 26-16 a rimbalzo, ma soprattutto è avanti nel punteggio. Il parziale 24-14 del secondo risulterà poi cruciale nell’economia del match. Sì, perché di qui in avanti le due squadre andranno di fatto a braccetto segnando esattamente gli stessi punti nei due quarti finali. Certo, brava Fabriano a rispondere nel terzo quarto ad una tripla e ad uno dei tipici canestri in allontanamento di Planezio da lustrarsi gli occhi. Ancora più bravi i marchigiani nel piazzare il parziale di 5-14 che porta gli ospiti sul 42-50 a 3’48’’ illudendo i propri tifosi. Già, illudendo. Perché a questo punto si riprende la scena Matteo Frassineti. A 3’33’’ il giocatore romagnolo apre una serie di 9 punti che, intervallati ai canestri di Papa e Planezio, mandano le squadre all’ultimo quarto sul 56 – 55.

Per intensità, percentuali, pathos e adrenalina, non fosse per il clima fuori dal Carisport, si potrebbe tranquillamente pensare ad una partita di playoff. Le squadre viaggiano a braccetto per tutto l’ultimo quarto. Nella prima metà meritano menzione due stoppate di Garri e due triple di Trapani. Poi, lo stillicidio di falli fa salutare il match, in rigoroso ordine cronologico, Chiappelli, Fratto e Paolin. Di Lorenzo ordina la palla sotto per Brkic. A 4’40’’ Papa offre così al capitano l’assist del 66 pari. Appena 20’’ più tardi Petrucci fa esplodere la curva biancoblu con la bomba del +3 marchigiano, ma passano altri 20’’ e ad esplodere è l’intero Carisport con la tripla di Andrea Scanzi. La palla ora pesa come un macigno ed ogni punto vale doppio. Ogni singola decisione, ogni singolo fischio, ogni singolo tiro, possono spostare gli equilibri definitivamente. Così è.

Diverse volte, negli ultimi 3’17’’, quando fanno capolino sul parquet falli in attacco mai fischiati nel corso del match dal tanto che è intensa la partita. Radonjic fa 1/2, mentre dall’altro lato del campo, a 2’53’’, Planezio imbuca dalla media il 71 – 70. Subito dopo è Papa ad andare alla conclusione. La palla rimbalza più volte sul ferro, quasi in bilico, ma alla fine decide di entrare per il 73 – 70. A 2’06’’ tocca a Petrucci dare speranza ai suoi, ma Papa è on fire e vuole rispondere. Garri prova a cancellargli una conclusione ma l’arbitro fischia fallo. Mancano 105 secondi. Papa va in lunetta e fa 0/2, ma il segnale peggiore, per i bianconeri, arriva subito dopo. A 1’05’’ Petrucci spadella in rovesciata un canestro incredibile. Un fischio ferma tutto. Canestro valido e fallo…lontano dalla palla. Due tiri liberi per Radonjic.

La beffa per Cesena sembra confezionata. E’ 2/2 per il cartaio ed è 73 – 76 per Fabriano. Dall’altro lato palla sotto a Brkic, palla fuori a Scanzi, tiro da 3. Il Carisport si ferma. L’arbitro fischia. L’esterno cesenate si presenta in lunetta per 3 liberi a 34’’ con la sua squadra sotto di 3. Il primo è fuori. Gli altri due no. Scorre il tempo. Fabriano ha la palla per chiudere il match mettendo due possessi fra le due squadre. Mancano 15’’ la palla biancoblu transita in attacco nel pitturato lungo una linea di passaggio che non c’è. Brkic intercetta il passaggio di Merletto e lo devia nelle mani di Scanzi. Il numero 16 arriva dall’altra parte del campo come un fulmine e dall’area segna il 77 – 76 a 3’’ dalla sirena. Dalla rimessa in attacco di Fabriano dopo il time out di coach Pansa la palla arriva ben oltre l’arco a Petrucci. Nulla da fare. Cesena rimane inespugnata.   

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