Un tiro, un gol: il Novara espugna il Manuzzi. Il Cesena rimanda la festa salvezza
Il Novara ha espugnato il "Manuzzi", interrompendo la strisce di sette risultati utili consecutivi dei bianconeri, ma soprattutto rimandando la festa salvezza della squadra di mister Andrea Camplone
Un tiro, un gol. Si riassume così lo sciagurato sabato del Cesena. Il Novara espugna il "Manuzzi", interrompendo la strisce di sette risultati utili consecutivi dei bianconeri, ma soprattutto rimandando la festa salvezza della squadra di mister Andrea Camplone. Evidentemente i padroni di casa hanno avvertito la pressione: primi trenta minuti di gioco da sbadiglio, interrotti da una conclusione di Orlandi, tra l'altro anche ben oltre la traversa. Ghiotta l'occasione per Crimi, ma il vantaggio lo trovano inaspettatamente gli ospiti contro un contropiede innescato da Sansone e capitalizzato da Macheda. Agliardi non è arrivato sul debole, ma angolatissimo, tiro dell'avversario.
Il Cesena si sveglia, ma Montipò è miracoloso prima su Rodriguez, al 42', e al 47' su Renzetti. Nella ripresa i padroni di casa cercano con insistenza il pareggio. Ancora una volta Renzetti sbatte su Montipò, provvidenziale sulla botta del giocatore bianconero. Ci prova Perticone con due incornate, ma senza trovare lo specchio della porta. Al 29' sembra fatta sulla conclusione di Kone, ma ancora una volta l'estremo difensore del Novara si supera. L'assedio finale non porta al punto salvezza: Montipò ha trovato la giornata di grazia, negando al 95' il gol a Rodriguez.