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Il Manuzzi dice addio all'erba. Arriva il sintetico

Il Manuzzi, uno dei campi migliori in Italia, anche sul bagnato, cambia pelle. Sarà il primo della serie A ad utilizzare un manto in erba artificiale

Il Manuzzi, uno dei campi migliori in Italia, anche sul bagnato, cambia pelle. Sarà il primo della serie A ad utilizzare un manto in erba artificiale che sfrutta un brevetto italiano che, a detta degli esperti, garantirà le prestazioni del naturale, ma con meno problemi sotto la pioggia e minori infortuni. In più le dimensioni aumenteranno fino ai  105x68 metri, ovvero un metro e venti in più di larghezza. Una struttura delle stesse dimensioni sorgerà a Villa Silvia al posto del campo B.

Nell’annunciare un cambiamento, che sà un po’ di rivoluzione, il presidente Igor Campedelli non nasconde il suo scetticismo iniziale, poi abbandonato dopo le valutazioni che hanno portato la società ad investire un milione di euro circa nel progetto. “Siamo una squadra piccola tra i grandi e dobbiamo giocare d’anticipo - ha detto in prima battuta - siamo convinti che questo sia il futuro e vogliamo dare un vantaggio alla società”.

Secondo Campedelli la scelta è dovuta a caratteristiche tecniche per ottenere “meno infortuni, più qualità di gioco in partita e in allenamento”. Secondo gli esperti di Limonta, la ditta che fornirà il nuovo verde, il terreno potrà essere sfruttato anche in difficili condizioni atmosferiche. “Sul bagnato come all’asciutto, il campo risponde come se si giocasse su erba naturale ma senza il rischio allagamenti”, ha dichiarato Roberto Nusca, direttore generale Limonta.

Campedelli sembra puntare molto sulla preparazione e l’allenamento tanto da aver previsto l’installazione di un campo identico per dimensioni e manto a Villa Silvia, al posto di uno di quelli già utilizzati. Lo scopo è ricreare condizioni di gioco il più simili possibile a quelle di allenamento, per questo si pensa anche ad allenamenti al Manuzzi, nei giorni a ridosso degli incontri. “Il più scettico sono stato io - ha ammesso ridendo - perchè l’innovazione porta un po’ di titubanza. La nostra scelta è tecnica ma mi mancherà non sentire l’erba”, ha poi concluso.

I lavori inizieranno presto, subito dopo la partita di rugby che si giocherà il 13 agosto al Manuzzi. Dopodichè, ha annunciato il presidente, sarà possibile entrare in campo e prendere una zolla di terreno. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il nuovo manto sfrutta una fibra di cocco che solitamente viene scartata durante la lavorazione del frutto. Il brevetto della nuova tecnologia è italiano al cento per cento.

 

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