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ll Cesena gioca solo 45 minuti, poi si suicida

Il Cesena si presenta da grande ed esce da debuttante, travolto dalla paura di vincere. Grandi meriti della Lazio che ci crede fino all'ultimo e in 10 uomini centra l'impresa. Un Cesena a due facce china il capo

Il Cesena si presenta da grande ed esce da debuttante, travolto dalla paura di vincere. Grandi meriti della Lazio che ci crede fino all'ultimo e in 10 uomini centra l'impresa. Un Cesena a due facce; capace di stupire nel primo tempo per trasformarsi completamente nel secondo e incapace di reagire alla tracotanza della Lazio. Ad eccezione di chi giocava davanti, i bianconeri sono tutti sotto la sufficienza.

Il Cesena si suicida contro la Lazio - © Tm News Infophoto

Nel primo tempo funziona a meraviglia il tandem d'attacco bianconero, ben supportato da un centrocampo solido e una difesa che regge anche se, in due circostanze si é fatta trovare disattenta. Subito al terzo minuto i padroni di casa bussano alla porta degli ospiti con un inserimento di Klose che, a tu per tu con Antonioli, non trova la via del gol grazie ad un miracolo del portiere che respinge di piede.
Sul capovolgimento di azione, Iaquinta si presenta ai nuovi tifosi con un bolide in posizione defilata che non sorprende Marchetti, ben posizionato sul proprio palo. 13mo minuto e il Cesena passa in vantaggio.

Buona interdizione a centrocampo per il capitano Colucci che, con una pallone filtrante serve Iaquinta che a sua volta si invola defilato sulla destra e giunto in area, vede la corrente Mutu e lo serve con un passaggio delizioso. Il rumeno non sbaglia e brucia Zauri. Passano due minuti e il bomber laziale tedesco si trova ancora una volta difronte all'estremo difensore bianconero, la difesa non sale e Klose ben servito, sbaglia ancora una volta non trovando lo specchio. 32mo e il Cesena raddoppia.

Palleggio a centrocampo di Parolo che vede partire Mutu sul filo del fuorigioco e lo serve.
Il rumeno scatta e Konko é costretto ad atterrarlo, tutto avviene in area e per l'arbitro non ci sono dubbi: calcio di rigore ed espulsione per il difensore.
A sorpresa dal dischetto si presenta Iaquinta che non sbaglia, trovando un gol che mancava da 11 mesi.

I secondi 45 minuti si aprono con una Lazio piú vivace, Reja sostituisce uno scialbo Candreva con Kozak, i padroni di casa adottano così una formazione piú offensiva. Con un dialogo al limite dall'area con Klose, Hernanes stoppa il pallone, si gira in un fazzoletto e scarica tutta la sua potenza sul pallone. Il tiro é un missile che si insacca sotto la traversa dove Antonioli non può nulla.

La Lazio ci crede e continua ad attaccare, il Cesena non esce dalla propria metà campo e pare piu nervoso della prima frazione di gara.
Il gol è nell aria; Kozak si vede sfilare il pallone davanti in chiara posizione da gol, ma non è puntuale all'appuntamento, sarà solo rimandata la sua gioia. Al 60mo, i biancocelesti bucano nuovamente la difesa bianconera, questa volta Klose si traveste da assist man e con un preciso colpo di testa serve Lulic in area che, con un diagonale chirurgico, beffa Antonioli che può solo toccare e vedere le palla rotolare in rete.

Passano solo due minuti ed é disfatta. Da un corner, la difesa non riesce a liberare e con una carambola Kozak si vede recapitare il pallone ai piedi, tiro immediato e la rete si gonfia per la terza volta, passando sotto le gambe del portiere.

La rimonta si é conclusa.
I romagnoli si spengono a poco a poco, anche questa volta manca la reazione al gol subito e, l'uscita di scena del migliore in campo Iaquinta, cancella le speranze di rimonta, Senza  di lui, Mutu si spegne. Continua il momento nero per la difesa, poca lucidità, lentezza e confusione. Da rivedere Santana, apparso a lunghi tratti fuori dal gioco. Un Cesena irriconoscibile nel secondo tempo, quando dovrà far presente ai ragazzi che si gioca 90 minuti.

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