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Un Cesena in ghingheri si presenta alla città. Assente il presidente

Come ormai da tradizione, il Cesena calcio ha incontrato la città ai Giardini Savelli. Per forza di cose il pensiero volge allo scorso anno quando su quelle poltrone c'era un altro mister pieno di buone speranze

Come ormai da tradizione, il Cesena calcio ha incontrato la città ai Giardini Savelli. Per forza di cose il pensiero volge allo scorso anno quando su quelle poltrone c'era un altro mister pieno di buone speranze. Ora la squadra è stravolta e il pubblico scalpita: vuole vedere i bianconeri all'opera. Sul campo faranno sicuramente una figura migliore visto che in pochi sono avezzi a stare davanti alle telecamere e riflettori, Brandao è tra i più espansivi, Ravaglia è candidato al trofeo “Bello e tenebroso”.

Non poteva mancare il saluto del primo cittadino Paolo Lucchi in tandem con l'assessore allo Sport Elena Baredi che ha messo in luce anche l'importante contributo che l'associazionismo sportivo costituisce per la città. Non c'era il Presidente Campedelli tra le poltroncine del Chiosco, forse è in arrivo qualche colpo di calcio mercato? Il vice Luca Mancini invece era impeccabile come sempre e ha anche omaggiato con una maglia dal pettorale 12 la scomparsa di Glauco, uno storico ultrà compagno di tifo proprio del vertice bianconero.

Bianconeri ai Savelli



Hanno sfilato nell'ordine i reparti della difesa, il centrocampo, lo staff tecnico e infine quello degli attaccanti con, per i momento, rinnovata fiducia a Malonga vicino ad due giocatori raggianti: Graffiedi e Succi.
 

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