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Mister Angelini si gode il successo: "Partite così le vincono le squadre vere"

“Vincere senza soffrire è impossibile - esordisce l'allenatore -. Ero consapevole delle insidie dovute soprattutto al terreno di gioco"

Di vincere sperava, di soffrire lo immaginava. Mister Beppe Angelini analizza così il successo del Cesena sul Castelfidardo. “Vincere senza soffrire è impossibile - esordisce l'allenatore -. Ero consapevole delle insidie dovute soprattutto al terreno di gioco: era difficilissimo giocare e i ragazzi sono stati bravi ad adattarsi ad una partita diversa da quelle che siamo abituati a fare. In più, non avendo chiuso la partita, c’era sempre il rischio che un errore potesse compromettere tutto, ma la vittoria è meritata. Partite così le vincono le squadre vere, con gli attributi, e i complimenti vanno fatti ai ragazzi che hanno valori eccezionali".

Col passo falso del Matelica, i bianconeri hanno guadagnato il primato in classifica: "E’ una situazione nuova, ma la gestiremo con serenità come abbiamo fatto in passato con i momenti meno buoni. Da questo punto di vista sono tranquillo perché il gruppo mi dà certezze". Federico Agliardi smorza il facile entusiasmo che deriva dalla prima posizione appena conquistata: "Sarei bugiardo a dire che i sette punti di distacco qualche partita fa non contassero ma ci siamo sempre ripetuti che una battuta d’arresto poteva averla anche il Matelica. Ora però bisogna restare calmi perché la strada è lunga: siamo davanti ma c’è da lavorare sodo e fare ancora tanto perché i campionati si vincono a maggio. Anzi, non voglio nemmeno pensare a cosa fanno i nostri avversari, dobbiamo solo guardare in casa nostra".

Agliardi ha anche difeso il gruppo: "Questi ragazzi danno sempre tutto, fidatevi. Abbiamo in testa solo una cosa: fare più punti possibili per regalare una gioia ai nostri tifosi che anche oggi sono stati eccezionali". Il portierone ha anche commentato la parata nel secondo tempo che ha conservato l’1-0. “Me la sono ritrovata addosso all’improvviso ma sono riuscito a restare in posizione”. Spazio poi all’analisi della gara: “Abbiamo iniziato bene e potevamo fare anche più di una rete. Era però una partitaccia in cui era difficile far partire l’azione da dietro: per questo dovevamo essere pratici e cinici, invece lo siamo stati solo in parte. L’esperienza mi insegna che gli avversari un’occasione possono sempre averla e infatti abbiamo anche rischiato di subire il pareggio. Ad un certo punto eravamo troppo bassi ma aver tenuto è un bel segnale. La serie D è anche questa: bisogna sapersi adattare quando c’è da fare la guerra".

Il match winner di giornata, Danilo Alessandro, divide i meriti personali con la squadra: "Siamo stati tutti protagonisti: abbiamo fatto una gara importante anche se nel secondo tempo abbiamo sofferto. Siamo partiti come aveva preparato la partita, abbiamo creato tanto ma fatto un solo gol. Nella ripresa ci siamo abbassati un po’ troppo ma ci sta alla terza partita in otto giorni. Essere in testa non cambia nulla. Non eravamo da buttare neanche dopo il pareggio con il Campobasso: lì ci siamo presi i fischi, abbiamo lavorato a testa bassa e oggi siamo ripagati”. L’attaccante racconta così le due occasioni avute nei primi minuti: "Sulla prima pensavo di essere in fuorigioco ma non cerco scuse: ho sbagliato e basta. Sul gol invece il merito è di Tonelli: non potevo fallire ancora. L’esultanza davanti ai nostri tifosi? Era un modo per ringraziarli: loro ci sono sempre vicini e sono una spinta in più per noi".

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