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Meteora a Terni, Butic a Cesena è tornato bomber: "Senza calcio? Avrei fatto il cuoco"

L'ariete croato si racconta: "Se Terni era stata una scelta errata, Cesena è stata la classica scelta azzeccata"

Era stato definito "meteora" dopo le sue esperienze sfortunate a Terni ed Arezzo. A Cesena Karlo Butic è tornato "bomber", una delle tante scommesse targate Pelliccioni, che si sta rivelando azzeccata. In campionato 4 gol in 8 presenze più un sigillo in Coppa Italia, l'ariete croato (in prestito dal Torino) si sta affermando come uno dei bomber più giovani della serie C con i suoi 21 anni. Nato a Zara (Zadar in croato), passato per la primavera dell'Inter, e poi del Toro dove ha messo a segno una caterva di gol, prima dell'anno orribile (2017-2018), diviso tra Ternana e Arezzo, chiuso con zero reti.

"Alla Ternana ho sbagliato completamente la scelta, non mi sono mai ambientato. C'erano tanti giocatori esperti e quotati, non era facile per me trovare spazio. E' stato un momento difficile che mi ha aiutato a crescere mentalmente e mi ha rinforzato come uomo. Nella seconda parte della stagione ad Arezzo è successo semplicemente che mi sono infortunato e questo mi ha bloccato". 

A Cesena la rinascita: "Se Terni era stata una scelta errata, Cesena è stata la classica scelta azzeccata. Ho trovato una squadra che punta sui giovani, un allenatore motivato che prova a fare un calcio offensivo. In più sento la fiducia del club". 

Ma come si è avvicinato al calcio l'ariete croato? "Ho iniziato nel settore giovanile dello Zadar, la squadra nella mia città, a 16 anni già giocavo nella serie B croata, dove feci sette goal". Poi Butic sbarca in Italia, alla Primavera dell'Inter: "In quella Primavera c'era un certo Pinamonti che mi toglieva un po' di spazio. Più di una volta mi sono allenato con la Prima squadra nerazzurra, agli ordini di Frank De Boer. Perisic e Banega i giocatori che mi impressionarono di più".

Il bomber si è ambientato subito nella sua nuova casa: "Di Cesena mi piace molto la gente, accogliente e disponibile, e la vicinanza del mare di Cesenatico". Ma senza calcio, che lavoro avrebbe fatto Butic nella vita? "Mi piace molto cucinare e non mi sarebbe dispiaciuto per niente fare il cuoco".

La Romagna è terra di discoteche e divertimento, ma il croato tranquillizza società e tifosi: "Non sono un'amante della movida, sono molto casalingo, e aspetto i momenti in cui viene a trovarmi la mia fidanzata dalla Croazia. Sui giocatori a cui ispirarsi Butic non ha dubbi: "Perisic come persona, ma in campo cerco di seguire le gesta di Dzeko".

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