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Basket, il gioco si fa duro: per i playoff Cesena sfida il Golfo Piombino

Il gioco si fa dunque duro, anzi durissimo, ed i duri hanno iniziato a giocare

Quando il gioco si fa duro, arriva il momento degli Amadori Tigers Cesena. Questo è quanto in estrema sintesi ci ha portato in dote il quarto di finale. Quanto visto al Carisport in occasione di Gara 3 contro la Sangiorgese va oltre la semplice reazione ad una partita, Gara 2, giocata sotto le proprie aspettative e viziata da decisioni arbitrali discutibili. Il match che ha chiuso la serie ha di fatto segnato ufficialmente l’uscita di Brkic e compagni da un periodo di appannamento nel quale la squadra di coach Di Lorenzo, dopo le finali di Coppa Italia, non era più riuscita a rendere secondo il proprio enorme potenziale.

Cesena c’è, eccome: aggressività in difesa, smalto in attacco, un David Brkic tirato a lucido ed ogni singolo componente della squadra capace di dare il proprio contributo fattivo in momenti diversi della partita, il tutto unito ad uno strepitoso Carisport che ha sommato decibel a presenze, sono dote assai preziosa da portarsi in Toscana e gettare su un parquet sul quale i padroni di casa, da inizio stagione, hanno perso solamente una volta, per mano della capolista Omegna. Il gioco si fa dunque duro, anzi durissimo, ed i duri hanno iniziato a giocare. 

Gli avversari

Il Basket Golfo Piombino approccia la serie di semifinale contro la Amadori Cesena saldamente ancorata ad un fattore campo da esibire come le parole scolpite sulla porta dell’Inferno dantesco. A fare da contraltare però c’è l’enorme fatica con la quale i toscani hanno eliminato una a noi nota e coriacea Vicenza. Solo uno sprint nell’ultimo minuto di Gara 3 ha infatti permesso a Piombino di passare il turno. Allenata da coach Andreazza, recentemente eletto migliore allenatore della Serie B, la Solbat schiera un quintetto di assoluto livello per la categoria e possiede una panchina che garantisce qualità e concretezza alle rotazioni toscane. Granitica sotto canestro con la coppia Fratto – Persico a fatturare 24,6 punti e 21 rimbalzi di media in post season, Piombino affida la cabina di regia al munifico Alessandro Procacci, top scorer gialloblu con 15,3 punti di media in 36 minuti.

Affianco a lui Edoardo Pedroni a rappresentare la parte più “riflessiva” del playmaking piombinese. Il ruolo di ala piccola è occupato da Saverio Mazzantini, che nella serie contro Vicenza ha collezionato 10,3 punti e 6 rimbalzi di media in 31 minuti di gioco. Cambio dei piccoli è il play/guardia classe ’88 Alessio Iardella che si alza dalla panchina per dare fiato soprattutto a Pedroni e realizzare poco più di 8 punti. È infine Camillo Bianchi, ala di 194 cm, a far rifiatare ai lunghi segnando 6,7 punti in 22 minuti di utilizzo. Nei quarti di finale il Basket Golfo ha toccato di media 71,3 punti tirando con il 39% da 2 ed il 31% da 3 con 30 tentativi dai 6,75. Cesena ha tirato di più e nettamente meglio dei toscani da 2, chiudendo i quarti con il 50% su poco meno di 17 tentativi. Attenzione però ai 45 rimbalzi catturati di media da Fratto e compagni, che danno l’idea di come la semifinale possa decidersi sotto le plance su entrambe i lati del campo.  

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