Don Mirco: "Tornano i fedeli e per noi sacerdoti è come 'uscire dal letargo'"
Da alcuni giorni si è conclusa la Santa Messa senza fedeli e per noi sacerdoti è come se fossimo usciti dal letargo, non perché dormissimo ma perché è stata quasi per tutti un’esperienza di isolamento forzato. Ora che quasi tutti hanno iniziato ad uscire per le strade e nei luoghi di lavoro anche noi sacerdoti, con i nostri parrocchiani, abbiamo ricominciato ad incontrarci. Non c’è stata occasione migliore se non nel pregare insieme il Santo Rosario del mese dedicato a Maria Santissima e nel partecipare all’Eucaristia. Da lunedì è iniziata a Villamarina un’esperienza molto bella: il rosario e la Santa Messa all’aperto. Visto l’obbligo di distanziamento, vista la piccola chiesa e visto il grande spazio esterno tutte le sere ci troviamo al tramonto del sole nello splendido parco della chiesa di Villamarina adibita a cattedrale con le pareti fatte dagli alberi, dal tramonto e la cupola fatta di stelle. E' un po’ come essere in una cattedrale nel deserto, una meraviglia a cielo aperto oppure essere dietro ad una cascata quando piove. Oltre a rigenerarsi nel corpo ci si rigenera anche nello spirito. A fianco dell’altare ci sono gli scivoli e le altalene ma per noi quel momento e quell'altare sono come un trampolino di lancio verso le cose infinite. I fedeli arrivano di giorno e se ne vanno in piena notte come se offrissero al Signore le fatiche diurne e se ne andassero sereni e gioiosi nel buio. Un’esperienza non programmata da desiderata. Un luogo che in questi anni abbiamo curato con calma ed un poco alla volta: come fa un artigiano che lima e scolpisce la sua preziosa opera d’arte; come l’orefice con il suo diamante o la vecchietta con il suo uncinetto. Ora che siamo usciti dal letargo non andremo a dormire ma ci riposeremo e ci disseteremo alla fonte dove sgorga acqua inesauribile. Anche noi possiamo dire di avere la nostra cattedrale che accoglie chiunque lo desideri ma soprattutto è il luogo che ci ricorda che da Gesù possiamo ricevere tutto e vivere in modo dignitoso anche quando non abbiamo un tetto ma una cupola stellata.
Don Mirco Bianchi